Cronaca

Catania, donne vittime dell’orrore: il 2025 sarà l’anno dei verdetti

di

03 Gennaio 2025, 05:01

3 min di lettura

CATANIA – Femminicidi, storie di terribili delitti e di atti di violenza estrema. Nel 2025 si attendono processi e sentenze per almeno cinque storie che hanno indignato, sconcertato, provocato orrore e sgomento nell’opinione pubblica. Riguardano donne vittime di violenza.

Ma in un caso, la vittima non era ancora una donna, ma una bimba inerme, di fronte alla furia violenta della madre. Elena Del Pozzo, aveva solo 4 anni: in primo grado la madre carnefice è stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione.

La morte di Elena

Ed approda in appello in questi giorni il processo in Corte d’assise che vede imputata Martina Patti, per l’appunto la giovane madre che nel luglio del 2022 uccise la piccola Elena. Dopo il barbaro omicidio, fu seppellita in un terreno vicino casa.

Gli avvocati della difesa, Gabriele Celesti e Tommaso Tamburino, hanno depositato il ricorso a novembre scorso. I giudici di primo grado avevano inflitto 28 anni per omicidio, 1 anno e 6 mesi per occultamento di cadavere e 6 mesi per simulazione di reato. In tutto 30 anni.

La povera bambina fu uccisa con un’arma da taglio. I giudici hanno riconosciuto all’imputata le attenuanti della “confessione” e della “giovane età” dell’indagata. L’aggravante: la premeditazione. La famiglia del papà di Elena, come detto, ha sempre respinto l’idea di un verdetto che non prevedesse la pena dell’ergastolo.

Simona, uccisa e sparita nel nulla

Si tornerà in aula, invece, il 29 gennaio per il processo della morte di Simona Floridia, la 17enne sparita nel nulla il 16 settembre 1992. Per l’omicidio è stato condannato in primo grado l’allora ex fidanzatino della ragazza, Andrea Bellia, oggi 49enne.

La ragazzina, per l’accusa, sarebbe stata uccisa da Bellia, in primo grado condannato a 21 anni. Bellia si è sempre professato innocente. E il suo legale, l’avvocato Pilar Castiglia, ha fatto ricorso in appello, evidenziando presunte incongruenze negli elementi dell’accusa.

Articoli Correlati

Agata Scuto, il patrigno in appello

Riprenderà a giorni il processo a carico di Rosario Palermo, oggi 64enne, accusato di aver ucciso l’ex figliastra Agata Scuto. Figlia disabile della sua ex compagna, per l’accusa lui l’aveva messa incinta. E per evitare uno scandalo, avrebbe deciso di eliminarla, facendo anche sparire il corpo.

In primo grado Palermo è stato condannato all’ergastolo. In appello la difesa contesta alla radice le accuse. Sarà discussa a febbraio la perizia sulla opportunità di stabilire oggi se Palermo, affetto da problemi alla prostata, potesse aver davvero messo incinta Agata. Per la difesa non era possibile.

Palermo, prima del 2012, ha dichiarato di aver avuto otto figli con diverse donne e di averne riconosciuto, ha detto “solo sei”.

Ada Rotini, il ricorso dell’assaassino

Il Pg d’appello ha chiesto di confermare l’ergastolo senza sconti per Filippo Asero, il 50enne di Bronte condannato in primo grado per il delitto, avvenuto l’8 settembre 2021, della ex moglie Ada Rotini.

Lei lo aveva lasciato e lui non si rassegnava. Una dinamica divenuta un triste refrain di questi anni. Dopo averla uccisa, Asero tentò di togliersi la vita. Questo ha indotto la difesa a chiedere una perizia psichiatrica. Ma la Corte ha respinto. L’imputato è difeso dall’avvocato Gaetano Schilirò. La sentenza è attesa a giorni.

Vera, morta a 25 anni a Ramacca

È entrato nel vivo il processo a carico del fidanzato e di un amico di lui, accusati di concorso nell’omicidio di Vera Schiopu, la 25enne moldava che fu trovata strangolata a morte in una campagna di Ramacca, il 19 agosto di un anno fa.

Accusati sono il fidanzato rumeno Georghe Ciprian Apetrei, che è accusato anche di maltrattamenti ai danni della ragazza. E un amico di lui, Costel Balan. Nonostante quest’ultimo fu colui che avvertì i carabinieri e nonostante l’uomo sia stato scagionato e scarcerato dal Riesame perché avrebbe avuto un alibi, la Procura lo ha comunque messo sott’accusa.

Pubblicato il

03 Gennaio 2025, 05:01

Condividi sui social