16 Ottobre 2024, 13:05
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PALERMO – Ismaele La Vardera “ha cercato il momento giusto per rompere con Sud chiama Nord” e “dare sfogo al malessere che covava da tempo”. Nuova diretta Facebook di Cateno De Luca per raccontare la sua versione dei fatti rispetto all’addio della ex Iena a Sud chiama Nord, ma anche per lasciare una porticina aperta a Pd e M5s.
De Luca dice di avere invitato La Vardera a un confronto pubblico sui social “ma lui – afferma – non si fa sentire da qualche settimana. Scappa, non ha il coraggio di guardarmi negli occhi”. Per il sindaco di Taormina, il vice presidente della commissione Antimafia dell’Ars “ha tradito i suoi elettori e Sud chiama Nord”.
In circa quaranta minuti di diretta social De Luca, che sfodera anche una sagoma di La Vardera, snocciola i numeri elettorali conseguiti dal suo ex pupillo: “Alle Regionali ha ottenuto 6.734 preferenze, alle Europee nella sua provincia i voti che ha raccolto sono stati appena 5.874”. Per De Luca “una gran ‘mala fiura’ (brutta figura, ndr)”.
Piccolo giallo, inoltre, sulle spese elettorali sostenute. La Vardera a LiveSicilia ha confermato che la campagna elettorale per le Europee era stata finanziata da Sud chiama Nord (“Fu De Luca a chiedermi di candidarmi”), mentre per le Regionali le spese non sono state onorate dal movimento. Il leader ScN dà un’altra versione dei fatti: “Sud chiama Nord ti ha messo sotto contratto dopo la conclusione della tua esperienza a Le Iene e ha pagato sua la campagna elettorale sua per le Regionali che per le Europee“.
Per De Luca, ad ogni modo, quella di La Vardera è stata “una scelta vile sotto il profilo politico”. Accuse che si accompagnano a quella di avere lasciato in ombra “nel 95% dei casi” il simbolo di ScN nelle uscite pubbliche del vice presidente dell’Antimafia che in tanti ora danno vicino al Movimento cinque stelle.
In casa M5s ieri si è registrato un lungo botta e risposta via social tra il coordinatore regionale Nuccio Di Paola e lo stesso De Luca. Stilettate che però mantengono un sottile filo di dialogo tra il leader ScN e il centrosinistra. Il leader di Sud chiama Nord ribadisce: “Se il centrosinistra si dà una mossa e decide di organizzare primarie aperte per arrivare con le idee chiare a dicembre 2025 le cose possono cambiare. Io, però, non sono disposto ad arrivare a sei mesi dalle elezioni e farmi abbandonare come già hanno fatto due anni fa”.
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16 Ottobre 2024, 13:05