Cronaca

Cattura Messina Denaro, Ros: “Usato il metodo Dalla Chiesa”

di

21 Gennaio 2023, 12:22

1 min di lettura

ROMA – “Il metodo Dalla Chiesa va avanti dal ’74. Non è cambiato e si fonda sulla conoscenza e studio dei contesti criminali, la ricostruzioni dei circuiti relazionali, della struttura e dei contenuti comunicativi, con le intercettazioni e le infiltrazioni personale sotto copertura”. Così il colonnello Rubino Tomassetti, Comandante del Reparto Indagini Tecniche del Ros, intervistato a Progress su Sky tg24, sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

“La certezza che fosse Matteo Messina Denaro l’abbiamo avuta solo al momento dell’arresto. Avevamo solo un nome ma potevamo ragionevolmente pensare che fosse la persona giusta”, ha detto ripercorrendo le fasi dell’indagine, a partire dalle intercettazioni sulla sua malattia, il lavoro sui dati sanitari, fino ad arrivare a “una ventina di codici” di soggetti. “Intercettando la cerchia che ritenevamo legata al latitante abbiamo ricostruito di quale malattia si trattasse. Il passaggio intercettivo è stato fondamentale”, ha quindi spiegato rispondendo ad una domanda in merito: “come in tutte le indagini complesse senza intercettazioni non si va da nessuna parte”, ma “non facciamo intercettazioni a strascico, dobbiamo ridurre il campo, ridurre l’overdose informativa con intercettazioni mirate, su persone che ci possano dire cose rilevanti”.

Articoli Correlati

Parlando in generale, ha poi sottolineato che “tutti i reati fine dovrebbero poter essere intercettati”, “non posso che dire che le intercettazioni sono indispensabili. L’abuso è un problema di natura sociale e politica, la polizia giudiziaria si allinea”. Nel modello Dalla Chiesa, poi “il fattore umano” è l’elemento fondamentale: “la tecnologia va applicata dall’uomo e va gestita”.

Pubblicato il

21 Gennaio 2023, 12:22

Condividi sui social