21 Luglio 2009, 09:58
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Il 18 luglio a Salemi si è inaugurata la prima di una serie di rappresentazione teatrali, all’interno della rassegna d’arte, musica e cinema, che fino ad ottobre vedrà la città festeggiare i 150 anni della Repubblica con il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, dell’Assessorato Regionale al Turismo e della Provincia di Trapani. Il sindaco Vittorio Sgarbi sottolinea la volontà di onorare la città proprio perché Salemi è stata capitale d’Italia: ”Ho immaginato un festival dell’Unità…Salemi prima capitale d’Italia, l’Unità viene proclamata con la dittatura di Garibaldi il 14 maggio 1860 e quindi…non c’è ragione che il luogo dove tutto inizia non sia protagonista di questa celebrazione”.
Lo spettacolo andato in scena ieri sera, nella suggestiva cornice della Chiesa di S. Giuseppe, dal titolo “Causa di beatificazione”, è opera dello sceneggiatore Massimo Sgorbani che ha lavorato sia in teatro sia al cinema; si ricorda nel 2001 il Premio Speciale della Giuria Riccione, per il teatro, con “Angelo della gravità” e film come “Facciamo Fiesta” del 1997 e “Non avere paura” del 2005.
La rappresentazione ha visto tre attrici, Rosaria Lo Russo, Sabrina Colle e Roberta Fossati, raccontare la storia di tre donne vittime di violenze, monologhi duri che mai erano stati eseguiti insieme a causa del linguaggio cruento.
[video.width=”320″ height=”240″]http://www.youtube.com/watch?v=GlOil8bn8OU[/video] Le singole vicende mettono in luce la personalità di queste donne che in tempi e luoghi diversi hanno affrontato il loro dramma: una monaca in un medioevo immaginario che viene violentata e per giustificare tale evento si convince che il frutto di tale violenza sia l’amore che il Signore le ha destinato; una giovane kosovara che per fame e per miseria si prostituisce con i soldati della missione di pace e che rimane sola nell’affrontare la maternità e, infine, una moglie ripudiata perché incapace di dare dei figli, come vuole la cultura islamica, che diventa kamikaze e per questo dichiarata santa dai padri dell’Islam.
Essenziale la scenografia, tre sedie ed un leggio, nell’antica chiesa sconsacrata illuminata da candele ha permesso di focalizzare l’attenzione sul testo di Sgorbani che ha preso spunto delle letture dalla Beata Angela da Foligno.
Salemi continua a contraddistinguersi come città della cultura e lo farà per tutta l’estate e oltre, anche con il Festival del Cinema Religioso “Visioni”, che dà spunto alle “Vocazioni” teatrali e che ha dato avvio al cartellone di sabato.
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21 Luglio 2009, 09:58