“Cda Gesap senza donne| Pronti a fare ricorso”

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05 Ottobre 2015, 19:31

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PALERMO – “Una sentenza del 2010 ha sancito in modo chiaro l’esigenza di rispettare le quote rosa nella nomina dei consigli di amministrazione. La sentenza è la 14383 del 2010 e riguardava il Consiglio di amministrazione dell’Amap, azienda municipalizzata di Palermo. Questa decisione sentenza ha fatto da apri pista a livello nazionale ed oggi fa giurisprudenza. A promuovere quel ricorso fui proprio io e ottenne un pronunciamento forte dal tribunale Amministrazione regionale, annullando ed azzerando il cda ed il collegio dei revisori. In quella occasione il Tar stabilì che l’assenza non specificamente motivata di componenti di uno dei due sessi nel Cda comporta violazione di legge, quale che sia la condizioni che ha condotto a questa scelta. Quel consiglio di amministrazione venne dichiarato decaduto. Le procedure che portano alla nomina del CdA di Gesap sono diverse, ma ciò non toglie l obbligo di garantire pari opportunità. Mi Risulta che fra i nominabili ci fossero anche donne, ma poi si è scelto di non nominarne neanche una. La Regione eserciti il potere di controllo e vigilanza. Le leggi sono fatte per essere rispettate. Non si può far finta che non esistano, ne è concepibile che ogni volta che le pubbliche amministrazioni facciano delle nomine si debba ricorrere al Tar. Norme, Costituzione e sentenze si devono rispettare, si provveda ad azzerare cda e collegio. Le istruzioni devono dare l’esempio e rispettare le norme vigenti”. Lo dice in una nota Stefania Munafò del Pd. “Preferiremmo evitare un nuovo ricorso all’autorità giudiziaria, per questo faccio appello al presidente della Regione Rosario Crocetta e al sindaco Leoluca Orlando perché intervengano subito per ripristinare la legalità. La Regione, infatti, pur non avendo quote in Gesap, di fatto ha responsabilità pesanti oltre al controllo essendo di nomina regionale sia il Commissario della Provincia che quello della Camera di Commercio. Invito pertanto ad annullare in autotutela il cda ed il collegio, al senso di responsabilità istituzionale, al rispetto delle norme”.

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05 Ottobre 2015, 19:31

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