28 Gennaio 2020, 11:56
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PALERMO- Si chiama App Nose e permette ai cittadini, attraverso il proprio smartphone, di segnalare emissioni odorigene, che saranno registrate da un sistema di allarmi che, in questa prima fase, attivano gli operatori di Arpa Sicilia e di altre istituzioni, per eseguire campionamenti manuali di aria-ambiente. “Il progetto della durata di 2 anni – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro – è finanziato dalla Regione siciliana e cofinanziato dal Cnr”.
Il funzionamento dell’applicazione è stato al centro di una conferenza stampa, a Palazzo dei Normanni; presenti l’assessore Cordaro, Paolo Bonasoni del Cnr Bologna e Anna Abita di Arpa Sicilia. L’applicazione, già sperimentata nell’area di Siracusa, sarà utilizzabile ora anche dai cittadini di Catania, Motta Sant’Anastasia, Misterbianco e per la provincia di Messina i comuni di Milazzo, Pace del Mela, Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Condrò, Valdina e San Pier Niceto. La Web-App gratuita ed anonima consente ai cittadini di inviare le proprie segnalazioni georeferenziate e in tempo reale, in modo riservato e completamente anonimo ad Arpa Sicilia, riguardo la localizzazione dei miasmi avvertiti nei comuni dell’area dove l’applicazione è attiva.
Aprendo l’app il cittadino deve selezionare tre campi: il tipo di odore percepito, l’intensità dell’odore, il tipo di malessere fisico avvertito. La App Nose è già attiva dal 30 agosto 2019 sull’area di Siracusa e in questi pochi mesi ha registrato oltre 3.200 segnalazioni da parte di quasi 2.000 cittadini registrati, che hanno segnalato 2.400 volte l’odore di idrocarburi e 271 quello di zolfo, 180 quello di solventi; 1.500 segnalazioni hanno riguardato una intensità di livello massimo (5) e 1.100 di intensità 4, mentre per i malesseri, 1.500 segnalazioni hanno riguardato difficoltà di respiro, 1.300 bruciori ed irritazioni alla gola, 1.100 mal di testa.
“Nose e i cittadini dell’area siracusana – hanno sottolineato Cnr e Arpa Sicilia – ci stanno permettendo di raccogliere e condividere dati, sensazioni e osservazioni che ci aiutano a processare una quantità importante di informazioni per costruire il complesso sistema che ci permetterà di individuare, alla fine del percorso progettuale, la sorgente emissiva e la pericolosità della emissione odorigena”. “Per questo – aggiungono – è di fondamentale importanza che i cittadini continuino a segnalare utilizzando la App Nose”. Arpa Sicilia sta già comunicando settimanalmente, sul proprio sito web, le informazioni riguardo le segnalazioni Nose, gli eventi acuti e lo stato di avanzamento delle attività”. In una seconda fase Nose innescherà automaticamente particolari campionatori di aria ambiente dislocati nei punti strategici delle aree in questione. Le emissioni odorigene campionate saranno caratterizzate dal punto di vista chimico e olfattometrico per identificarne la pericolosità e utilizzare l’impronta analitica per caratterizzare la sorgente emissiva.
Il Cnr sta sviluppando anche un complesso tool modellistico per tracciare le traiettorie percorse dalle sostanze odorigene che insieme agli altri dati raccolti forniranno le informazioni necessarie per identificare la probabile area di origine della massa d’aria odorigena. “Nel momento in cui dovessimo scoprire attraverso le segnalazioni dei cittadini uno sversamento a mare oppure un incendio di sostanze è chiaro che l’Arpa interverrà, facendo le sue rilevazioni, acquisendo i campioni e trasmettendoli alle Procure competenti perché parliamo di violazioni di norme e reati penali – ha evidenziato l’assessore Cordaro – Questo sistema di rilevazione è una svolta in Sicilia, l’Ue è molto incuriosita da questo meccanismo”. (ANSA).
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28 Gennaio 2020, 11:56