13 Febbraio 2012, 16:51
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Candidatura annunciata con una scarica di evviva. Ma l’interessato tace. Perché? Ricapitoliamo. Qualche giorno fa scrivevamo: Il Terzo polo ha scelto: il candidato sindaco di Palermo è Massimo Costa. Poi, gli auguri di prammatica di una serie di zii, naturali o acquisiti. Lombardo: “Accogliamo la proposta con piacere”. Miccichè: “Non ci dispiace”. Casini: “Un candidato civico”. Quando si dice: un battesimo sfolgorante. Ora i dubbiosi si chiedono quale strega Malefica sia intervenuta al ricevimento e abbia – chissà – rovinato la festa, indispettita per non essere stata invitata.
E’ noto il forte rapporto di amicizia che unisce Massimo Costa e il presidente dell’Ars, Francesco Cascio. E’ pensabile che proprio Cascio abbia consigliato amichevolmente più miti consigli, magari un ripensamento? Il silenzio del candidato che non parla della propria candidatura è un segnale. Per domani era stata annunciata da qualche blog una conferenza stampa-fantasma destituita di fondamento. Non c’è nessun appuntamento pubblico nell’agenda di Costa.
Il dilemma è politico. E riguarda soprattutto il Pdl. Accettando Costa, senza colpo ferire, Alfano sponsorizzerebbe una scelta di altri che lo escluderebbe dal tavolo della spartizione di una evenuale vittoria. Oltretutto, l’imprimatur di Lombardo non farà piacere ai maggiorenti del Pdl impegnati in una sanguinosa battaglia anti-presidenziale all’Ars. In sintesi, si tratterebbe di appoggiare il competitor che piace a Raffaele. Angelino Alfano può permettersi questo smacco nella sua Sicilia? Cascio può sopportare questo affronto? Intanto, Costa tace.
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13 Febbraio 2012, 16:51