31 Ottobre 2016, 10:31
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PALERMO – La Corte Federale di Appello concede uno sconto di pena a Marco Cecchinato. Il tennista palermitano era stato squalificato in primo grado per 18 mesi, a causa di un presunto illecito sportivo commesso da lui e da Riccardo Accardi, suo concittadino. Stando a quanto ha emesso la Procura Federale, infatti, la sentenza di appello ha in parte ribaltato quanto era venuto fuori proprio dal primo grado di giudizio. E così, i diciotto mesi inizialmente previsti dalla sentenza sono diventati 12, con la sanzione in termini economici che è passata da 40.000 a 20.000 euro. Ora l’attesa è tutta per il terzo grado di giudizio, in cui la pena nei confronti di Cecchinato potrebbe ridursi ulteriormente grazie all’intervento del Collegio di Garanzia del CONI.
Stando a quanto è stato emesso dalla Procura Federale, non sarebbe emerso l’illecito sportivo per il quale Cecchinato era stato inizialmente condannato. In sostanza non è stata la condotta del tennista palermitano a essere revisionata, i cinque capi d’accusa persistono così come le evidenze correlate. Nel frattempo, anche la posizione di Accardi è stata leggermente ammorbidita, visto che gli iniziali dodici mesi di squalifica sono diventati dieci. Per Marco, dunque, si attende solo la decisione definitiva da parte dell’ATP, visto che il giocatore siciliano ha partecipato ad una serie di tornei, tra cui diversi Challenger e il tabellone di qualificazione al torneo di Stoccolma, nonostante fosse sotto squalifica dallo scorso mese di luglio. Il circuito maggiore del tennis mondiale dovrà stabilire se rendere fattiva o meno la proposta di squalifica avanzata in primo grado.
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31 Ottobre 2016, 10:31