“Cento edifici ad alto rischio| 1600 quelli degradati”

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18 Dicembre 2012, 19:47

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PALERMO – “La situazione di molti dei fabbricati palermitani è indubbiamente critica e ad alto rischio, come i continui crolli dimostrano – dice il vicepresidente di Sala delle Lapidi, Nadia Spallitta sulla tragedia di via Bagolino – il problema riguarda tutta la città. Nel centro storico, secondo i dati più recenti, esistono circa 1.600 abitazioni fortemente degradate, circa 100 edifici sono classificati ad alto rischio e 400 richiedono interventi urgenti. E’ indubbio che l’Amministrazione debba intervenire tempestivamente, in primo luogo nel centro storico, dove gli interventi diventano imprescindibili, anche a causa delle continue piogge. Ci si deve attivare in particolare, imponendo, laddove è possibile, ai privati la realizzazione delle opere contingibili e urgenti, per eliminare il pericolo di crolli, e in mancanza, procedere in danno degli stessi privati. Esiste del resto un apposito capitolo di bilancio, dove vengono appostate talune risorse per consentire, attraverso contratti aperti, di eliminare pericoli per la pubblica e privata incolumità. E’ a mio avviso indispensabile altresì attivare al più presto gli stanziamenti della legge regionale 25/93, che assegna dei contributi per i privati, sia in conto capitale che in conto interesse, per gli immobili del centro storico. Da anni sono stanziati e non utilizzati circa 10 milioni di euro, destinati a queste finalità. Auspico pertanto che l’Amministrazione trasmetta al Consiglio Comunale, quanto prima, la proposta di regolamento per l’erogazione di questi contributi. Come già detto, Il problema dei crolli non riguarda solo la città antica, dal momento che il vasto fenomeno incontrollato dell’abusivismo edilizio da una parte, e l’utilizzo di materiale scadente, determinano indubbie condizioni di criticità e di degrado per l’intero territorio cittadino. Da questo punto di vista, sarà necessario attivare un intenso controllo del territorio, e procedere con le confische – oggi imposte dalla legge – ed eventualmente con le demolizioni, in presenza di opere abusive. Esiste altresì un’altra forma di controllo del territorio, che non ha mai trovato attuazione: si tratta del libretto dei fabbricati, un documento previsto dalla legge, che certifica lo stato di salute di ciascun edificio . Il libretto è una sorta di “ carta d’identità” dell’immobile , che ne indica le caratteristiche e la storia (con corredo di planimetrie, grafici, relazioni geologiche, etc), consentendo di individuare – preventivamente – gli eventuali interventi necessari per la messa in sicurezza dello stesso. Ritengo che sia oggi indispensabile che il Comune si doti di questo strumento, e proporrò pertanto al Consiglio Comunale una mozione, con la quale si propone l’immediata attivazione del libretto dei fabbricati, con conseguente obbligo di verifica delle condizioni di staticità degli immobili”.

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18 Dicembre 2012, 19:47

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