Smog, la Procura nomina un perito |Acquisiti nuovi atti al Comune

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07 Dicembre 2014, 16:32

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CATANIA – La Procura vuole vederci chiaro sulla gestione e manutenzione delle centraline antismog a Catania. L’inchiesta aperta a gennaio prosegue a ritmi serrati. La Procura ha nominato un consulente, un chimico, che sta esaminando gli atti finora acquisiti nel fascicolo. Pochi giorni fa, gli uomini della Forestale sono tornati a Palazzo degli Elefanti (già una prima visita c’era stata a gennaio) e questa volta non erano da soli. Ad accompagnarli il consulente nominato dalla magistratura. La Procura sta indagando per verificare se l’amministrazione comunale, sia quella attuale che quella precedente, abbia adottato tutti i provvedimenti necessari e previsti dalla legge per la salubrita dell’ambiente urbano.

Il chimico è chiamato a esaminare gli incartamenti e i report delle centraline  dal 2012 ad oggi. Nel mirino dunque l’ultimo periodo di sindacatura Stancanelli e questa prima parte di amministrazione guidata da Enzo Bianco. Fondamentale per il proseguimento dell’inchiesta, dove al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati, la relazione che consegnerà il consulente al termine della perizia. I dati del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria in alcune parti risultano incompleti, qualche parametro della tabella non è inserito, e ci sono addirittura vuoti temporali. Periodi, cioè, dove non è presente alcun rilevamento. Questo sarebbe dovuto al guasto e al malfunzionamento di diverse centraline del Comune. Allo stato attuale su 17 nasi antismog ne funzionerebbero solo 5.

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L’ipotesi di reato prevista è omissione di atti d’ufficio, ma più avanti si potrebbero concretizzare elementi per la contestazione di reati ambientali. Si dovrà accertare se nel periodo in esame si sono determinate “condizioni di inquinamento urbano e concentrazioni di polveri sottili” a cui il Comune avrebbe dovuto rispondere con l’adozione di misure, provvedimenti e ordinanze antismog al fine di ristabilire “i parametri” previsti a tutela della salute pubblica.

Nei mesi scorsi diverse associazioni ambientaliste hanno sollevato il problema delle centraline in tilt. Una denuncia a cui il Comune avrebbe risposto con un bando per affidare ad un’impresa la riparazione del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.

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07 Dicembre 2014, 16:32

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