10 Marzo 2018, 12:05
2 min di lettura
CATANIA – Un centro massaggi abusivo trasformato in una casa a luci rosse. Per di più situato nel cuore della città. A scoprirlo nella giornata di ieri è stato il personale del commissariato Borgo-Ognina che ha effettuato una serie controlli nell’ambito della prevenzione e repressione del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione. Il controllo è stato effettuato in una zona centralissima di Catania, appunto, in un centro estetico cinese dove gli agenti hanno proceduto ad indagare in stato di libertà la titolare X. H. per i reati di sfruttamento della prostituzione, false attestazioni a pubblico ufficiale e impiego di lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno.
Il locale è stato sottoposto a sequestro penale preventivo, al fine di interrompere l’attività di sfruttamento; nella circostanza, i poliziotti hanno anche sequestrato i proventi derivanti dall’attività di prostituzione, 4 telefoni cellulari – le cui utenze telefoniche rimandano a siti escort-trans – e altra documentazione attestante il collegamento del centro all’attività illegale di prostituzione.
I fatti traggono origine da una precedente attività di polizia giudiziaria e
osservazione a seguito della quale è emerso che il centro massaggi, privo di autorizzazione comunale, di fatto era gestito quale luogo di prostituzione in cui, tra l’altro, è stata identificata una dipendente cinese senza permesso di soggiorno e senza alcun titolo attestante la sua professione di massaggiatrice. Sono stati identificati anche diversi clienti stranieri e italiani i quali, anche se con imbarazzo, hanno confermato di aver corrisposto una somma di denaro in cambio di massaggio con prestazione sessuale finale (50 euro 60 minuti, 30 euro 30 minuti). A richiesta, la titolare avrebbe anche garantito, durante il “massaggio”, un intrattenimento musicale con uno strumento tipico cinese.
Attesa la mancanza di autorizzazione comunale, sul posto sono intervenuti anche gli uomini del reparto Annona della Polizia Locale che ha contestato la mancanza dell’iscrizione albo artigiani e dell’autorizzazione nonché l’esposizione di cartellonistica pubblicitaria sulla strada pubblica, senza la prescritta autorizzazione ( per un importo massimo circa 7000,00 euro). Riscontrati anche diversi reati in materia di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro, la mancanza di attestati di formazione (per la formale attività di centro massaggi): per tali motivi, verranno informate le autorità competenti, al fine di irrogare le ulteriori sanzioni.
Pubblicato il
10 Marzo 2018, 12:05