04 Ottobre 2016, 18:10
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PALERMO – Un mese per ricevere l’offerta ufficiale, due per mettere nero su bianco un accordo che cambierà in maniera drastica le prospettive future di una piazza che ormai da anni ha fame di palcoscenici più prestigiosi rispetto alla semplice permanenza in serie A. Un’operazione che il patron del Palermo Maurizio Zamparini ha in mente da diverso tempo e che solo negli ultimi mesi è riuscito ad accelerare grazie all’interessa di una cordata cinese che vuole rilevare il 75percento delle quota societarie del club rosanero mantenendo all’interno dei quadri dirigenziali l’attuale numero uno di viale del Fante.
Il primo passo sembra già stato fatto, con Zamparini che ha ha incontrato qualche membro del fondo asiatico nei mesi e nei giorni scorsi ricevendo le dovute garanzie anche da parte del governo cinese che avrebbe dato l’ok all’acquisizione della squadra siciliana, così come già fatto nel caso dell’Inter e del Milan, e al conseguente investimento di 200 milioni di euro per rilanciare il brand Palermo a livello internazionale nei prossimi tre, quattro anni. Proprio in questo arco temporale il presidente Zamparini e alcuni membri del suo staff rimarrebbero in seno al club per guidare, più a livello tecnico che societario, la nuova proprietà prima di passare la mano definitivamente nel momento in cui il Palermo avrà raggiunto determinati obiettivi.
Fra le intenzioni degli investitori cinesi, di cui ancora non si conoscono nomi e profili ma che appartengono di certo ad un colosso delle costruzioni del proprio paese, c’è sicuramente quella di crescere grazie a nuove strutture legate al club. In primis dunque il nuovo stadio, con il progetto di costruzione nell’attuale area del Velodromo che potrebbe essere rispolverato superando gli ostacoli burocrati manifestatisi fra Zamparini e l’amministrazione Orlando, e a ruota il centro sportivo, la cui collocazione invece andrebbe a seguire nuovi criteri con la ricerca di un terreno più vasto rispetto a quello attualmente stoppato a Carini in Contrada Zucco. Due grandi opere dunque, con il patron friulano che non ha escluso anche l’interessamento anche in altri ambiti come l’agroalimentare e il turismo, per avvicinare nuovamente i tifosi alla squadra e sopratutto sviluppare un progetto tecnico che porti la squadra a giocarsi l’accesso alle coppe europee già dal primo anno di gestione.
Progetti più che ambiziosi dunque per la cordata cinese che fa capo al governo di Pechino con l’accordo che entro Natale potrebbe regalare alla società Palermo una dirigenza tutta nuova e, di conseguenza, anche un presidente diverso, con Zamparini che come già detto seguirebbe la strada intrapresa qualche anno dal collega Massimo Moratti con l’Inter. La svolta, dopo un’estate turbolenta con l’inserimento dell’italo-americano Frank Cascio ad animare la corsa all’acquisto, è pertanto vicina con il 2017 che potrebbe rappresentare il primo anno di una dirigenza straniera alle redini dei colori rosanero.
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04 Ottobre 2016, 18:10