Province, nel centrodestra in Sicilia alleanze variabili

Province, nel centrodestra salta il patto di coalizione: alleanze variabili

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    Quando decideranno di togliere il cognome dei leader dai simboli dei partiti, riapriranno le sedie locali, rifaranno i tesseramenti reali e torneranno a parlare realmente di politica, forse torneremo ad ascoltare i reali problemi dei cittadini. Al momento siamo oltre la democrazia. Ogni eletto è un “partito” a se!

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Alfio Mannino candidato presidente? Bene, ecco un altro che si è fatto da solo e che può garantire altri anni di opposizione al "campo chiamatelocomevolete" che Di Paola, in uno slancio di inventiva ha chiamato "Sicilia". Se non ci credete chiedete a Raia, Villari e Rota. Specialmente a quest'ultimo, il quale chissà a chi si riferiva quando ha scritto quella pepata lettera di dimissioni dalla Cgil. Comunque sia, ripeto, quella del segretario regionale della Cgil rimane un'ottima scelta per tenere al riparo dalla debacle prossima ventura i veri e vari pupari del sedicente centro sinistra siciliano. Una scelta che - peccato sfugga a Di Paola - sarà usata dal tutt'altro che sciocco Mannino per arrivare al vero obiettivo che si è posto: una poltrona parlamentare romana, comoda e molto più serena di quella all'Ars, oltre che più prestigiosa e pure per tanti versi utile.

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