Centrodestra, "Io fascista?": Musumeci e le parole di Micciché - Live Sicilia

Centrodestra, “Io fascista?”: Musumeci e le parole di Micciché

Il presidente della Regione siciliana, intervistato da Radio 24, risponde alle domande sullo stato di salute del centrodestra.
POLITICA
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PALERMO – Nello Musumeci ha voglia di uscire fuori dal pantano delle polemiche, schivando gli attacchi ad personam. ”Micciché dice che sono un fascista? Come ho già avuto modo di dire, è una polemica inutile. Ha ritenuto di fare quell’intervista e se ne assume le responsabilità. E’ stato contestato, ma io non intendo polemizzare e proseguo a fare il presidente della Regione con un impegno sovraumano. Lavoro 18 ore al giorno, quindi lascio immaginare quanto queste polemiche mi possano toccare. Tra le mie priorità non ci sono assolutamente le dichiarazioni di Micciché”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un intervento a Radio 24.

Il cantiere nazionale dell’’ex Casa delle Libertà. Anche su questo tema Nello Musumeci punta buttare acqua sul fuoco.  “Una costruzione di leadership alternativa al centrodestra? Assolutamente no, Meloni ha solo ripreso indiscrezioni della stampa – lo ha detto parlando ancora a Radio 24 – Voglio escludere che Carfagna possa aver organizzato un’iniziativa così importante, pensando ad altri obiettivi. Le istituzioni devono essere tenute lontane dagli obiettivi. Escludo quindi dietrologie dall’intervista di Meloni, che ha avanzato proposte serie”. 

“Pnre? Le Regioni sono state tenute fuori dagli obiettivi prioritari, da Roma 

non vogliono consultare il territorio – ha detto ancora Musumeci – Noi siamo la trincea, in piena pandemia abbiamo intercettato gli umori. Quindi ci si chiede: ‘Riesco a controllare che ogni Comune possa utilizzare le risorse? O diventa più facile verificarlo a Roma?’ Mi sembra una domanda semplice al quale non si riesce a dare una risposta semplice. Ma concentrare tutto su Roma, che deve fare varie verifiche, diventa pericoloso. Il sud è quella parte del territorio nazionale in cui i Comuni hanno un solo tecnico e un solo geometra. Non c’è mai stata progettualità o programmazione”.


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