29 Agosto 2017, 12:04
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PALERMO – Ormai si aspetta solo il nulla osta ufficiale di Silvio Berlusconi. Poi, il centrodestra siciliano definitivamente archivierà gli spettri di divisioni e consegnerà a Nello Musumeci la candidatura Risolvendo il problema della contesa tra il politico catanese e l’avvocato palermitano Gaetano Armao con la formuletta del “ticket”. Espressione angolofona che sta a indicare la designazione di Armao come vice del navigato Musumeci.
“Lo consideriamo chiuso, ma con Musumeci abbiamo deciso che quando sarà ufficiale faremo una conferenza stampa all’Ars”. Lo dice il commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè parlando appunto del “ticket” Musumeci – Armao che dovrebbe traghettare il centrodestra unito alle regionali di novembre in Sicilia. “Sono convinto – aggiunge Miccichè – che la strada giusta è questa e sono convinto che si andrà avanti. C’è un programma che è quello di Gaetano Armao che vorremmo venisse preso in considerazione dalla coalizione”.
“Vediamo, stiamo valutando”, aveva detto ieri Armao, presentando a Palermo il suo manifesto. Un programma elettorale di cui nelle stesse ore Gianfranco Miccichè raccontava mirabolanti virtù in un’intervista al Corriere della Sera, tratteggiando un ritratto dell’avvocato già assessore di Lombardo da fare impallidire Konrad Adenauer. “La scelta di Armao non era una scelta accordata a uno dei suoi e di conseguenza una proposta che avrebbe potuto infastidire gli alleati Meloni e Salvini – spiegava il commissario forzista al quotidiano milanese -. Era una scelta figlia delle straordinarie capacità di Armao. Una persona competente, intelligente, capace di mettere sul tavolo un programma competitivo per le sorti della nostra terra”.
Alla fine, però, più che il programma poté il digiuno, prolungato, di successi elettorali in Sicilia per il centrodestra. Che vuole rimettere piede a Palazzo d’Orleans e per farlo ritiene che Nello Musumeci, in giro per la Sicilia da un pezzo sostenuto ormai da un fronte trasversale e galvanizzato, sia l’uomo giusto. L’innamoramento di Silvio Berlusconi per Armao è stato breve ma intenso, non abbastanza intenso da spingere a lasciare la famiglia – gli alleati lepenisti della destra radicale che hanno scelto Musumeci – per un nuovo matrimonio. E così, dopo il lancio del candidato che non tiene, la toppa al pasticcio si chiama “ticket”. Basterà la parolina inglese a indorare la pillola?
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29 Agosto 2017, 12:04