15 Dicembre 2013, 19:20
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PALERMO – Un palazzo di sette piani, in una delle zone più rinomate della città. Una struttura grande, spaziosa, con tanto di giardino video-sorvegliato. Un gioiello, qualcuno potrebbe pensare, se non fosse che il giardino è incolto, qua e là si vede immondizia, alcune porte sono murate, le stanze sono praticamente vuote e non ci sta nessuno.
Benvenuto in via Ingegneros, una traversa di viale Strasburgo, a Palermo, dove al civico 31 sorge quello che una volta era un ospedale con tanto di unità operative di oculistica e odontoiatria, chiuso però da anni perché a un certo punto non serviva più. Un palazzo rimasto nel patrimonio di villa Sofia e quindi confluito in quello dell’Azienda ospedaliera ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, guidata dal commissario Giacomo Sampieri. Una struttura messa in sicurezza e chiusa, in attesa che la Regione stanzi un finanziamento per il suo recupero.
“Abbiamo chiesto all’assessorato competenteun finanziamento per la ristrutturazione
– spiega a Livesicilia Sampieri – noi vorremmo renderlo sede dell’attività libero-professionale intramoenia per tutti i medici di Palermo, oppure farne la sede dei nostri archivi con un investimento minore. In alternativa, lo metteremo sul mercato: ho ricevuto alcune segnalazioni da parte di alcuni investitori che potrebbero comprare il palazzo, vedremo quello che converrà di più al Servizio sanitario”.
Il palazzo è chiuso, non è possibile entrare a meno di scavalcare la recinzione del giardino, alcuni ingressi sono sbarrati mentre altri no. Il giardino è incolto, i rifiuti sono numerosi. “Non è abbandonato, è stato messo in sicurezza e ogni sei mesi effettuiamo la pulizia del giardino – assicura Sampieri – è comunque sorvegliato, un paio di volte abbiamo chiesto anche l’intervento delle Forze dell’ordine perché qualche ragazzo aveva scavalcato ed era entrato”. Ma colpisce, comunque, vedere una struttura pubblica chiusa e in parte diroccata. “Proprio per questo ho presentato una mozione all’Ars insieme ad alcuni colleghi di partito – dice Giuseppe Milazzo, deputato del Pdl – e un’altra al consiglio comunale di Palermo. La mia idea sarebbe quella di restituire il parco alla cittadinanza, in comodato d’uso, e riutilizzare gi edifici per accogliere uffici della Regione, risparmiando così in affitti. Sono certo che il presidente della Regione e Sampieri sapranno cogliere l’occasione per realizzare un’area destinata ai cittadini e in particolare ai bambini del quartiere San Lorenzo-Resuttana che ha bisogno di questo spazio, visto che non ce ne sono altri. Solleciteremo il sindaco Leoluca Orlando per rendere l’area immediatamente fruibile attraverso lavori che lo trasformeranno in area attrezzata per bambini e anziani”.
“Ho già detto più volte a tutti, compresi i consiglieri di quartiere – replica il commissario – che sono disponibile ad accogliere progetti e proposte, avendo i finanziamenti adeguati per realizzarli. Mi portino i progetti per realizzare qualunque cosa, ma non posso ragionare solo sulle ipotesi e seguire qualche idea. Non servono parole vuote, ma progetti. Così questo edificio non ci serve”.
(foto Rosaura Bonfardino)
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15 Dicembre 2013, 19:20