28 Settembre 2023, 07:00
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PALERMO- C’era una volta Villa Sperlinga, verrebbe da dire, frugando nella memoria della giostra di una volta con il suo cavalluccio degli anni Ottanta (e antecedenti). Ma, perfino oltre il fuoco persistente dei ricordi, si può dire: c’era una volta Villa Sperlinga. “Sì, perché quello che c’è ora è un monumento all’abbandono”.
La voce narrante appartiene a Giovanni Moncada (nella foto), bancario in pensione. Il signor Moncada, con l’Associazione Comitati Civici, che presiede, agisce da custode della città. Segnala i disservizi agli uffici comunali, li tempesta di lettere, offre il suo tempo per tentare di trasformare i disservizi in operosità. E adesso si concentra su Villa Sperlinga, con una documentazione fotografica di circa una settimana fa. Che mette a disposizione di LiveSicilia.it
“La prima lettera sulla villa – racconta con puntiglio – l’ho scritta il 16 gennaio del 2018, chiedendo un intervento. I problemi sono sotto gli occhi di tutti e l’altra volta c’era solamente un addetto. Se gli alberi non vengono innaffiati, moriranno. Le tartarughe della vasca nuotano nella melma. Lo spessore della sporcizia è notevole. Mi capita di incontrare tanti turisti, alcuni dell’isola di Pasqua, si figuri…. E tutti dicono: Palermo, che peccato! Ma io non mollo”.
Non molla, il cittadino Moncada. C’era una volta Villa Sperlinga, con il suo verde e le sue cose di un tempo passato. Il cavalluccio della giostra, ora, chissà dov’è.
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28 Settembre 2023, 07:00
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