27 Ottobre 2015, 14:30
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PALERMO – Ultimatum dei sindacati al governatore Crocetta: “Senza un esecutivo autorevole capace di dare risposte concrete e di garantire un confronto serio con le parti sociali non ci può essere un prosieguo”. Riuniti nella sede regionale della Cisl, i segretari regionali Mimmo Milazzo, padrone di casa, Michele Pagliaro (Cgil) e Claudio Barone (Uil) hanno presentato il programma di manifestazioni contro “l’immobilismo e le false promesse del governo Crocetta”, che prenderanno il via il 31 ottobre in tutte le province siciliane.
A distanza di tre anni dal primo governo Crocetta, dure critiche vengono mosse all’indirizzo del governatore gelese: “Siamo molto preoccupati per il varo del quarto governo regionale – ha spiegato Milazzo -, si continua a parlare soltanto di poltrone e di incarichi istituzionali dimenticando le vere emergenze che stanno mettendo in ginocchio l’Isola”. Dello stesso avviso anche Barone: “Senza un vero cambiamento di rotta da parte del nuovo esecutivo crediamo che bisognerà staccare la spina a questo governo”. Ancora più diretto l’attacco del segretario Cgil: “L’obiettivo della manifestazione del prossimo sabato – chiarisce Pagliaro – è quello di dire basta a questo governo”. E aggiunge: “Siamo davanti al peggior esecutivo della storia siciliana, il governatore Crocetta, durante il suo mandato, è persino riuscito a far dimenticare i pessimi governi precedenti”.
Diversi i temi trattati dai sindacalisti durante la conferenza stampa: spending review; la situazione del polo industriale di Termini Imerese; la vertenza sul petrolchimico di Gela; l’emergenza del settore edile; la vicenda della gestione delle Acque; la viabilità sull’Isola. Ma, tra le problematiche, il dramma principale riguarda il tasso di disoccupazione giovanile: “I numeri sull’occupazione dei giovani nel mondo del lavoro sono da allarme sociale – aggiunge Milazzo – ad oggi, infatti, la soglia dei giovani disoccupati siciliani supera il 50 % e di questi, oltre il 40% ha persino smesso di cercare un occupazione”. Gli interventi dalla sede Cisl di piazza Castelnuovo a Palermo, hanno inoltre riguardato il settore della Formazione professionale siciliana: “Diciottomila contratti stipulati dalla Regione con gli enti di formazione professionale scadranno il 31 dicembre prossimo, non è possibile – aggiunge Barone – affrontare queste emergenze proprio a ridosso delle scadenze, se non si troverà una soluzione condivisa nel più breve tempo possibile migliaia di lavoratori siciliani della formazione non avranno più una occupazione”.
Inoltre, non sono mancate critiche per il premier Matteo Renzi: “Bisogna ribadire anche l’assenza del governo nazionale sulle politiche per il Sud – ha spiegato Pagliaro – infatti, proprio alle regioni del Sud Italia sono stati tolti oltre 3,5 miliardi di euro per finanziare il Jobs act, quando invece, proprio il presidente del Consiglio aveva promesso nuovi investimenti e un business plan proprio per le regioni del Mezzogiorno, ma nulla di tutto questo è stato fatto”.
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27 Ottobre 2015, 14:30