01 Giugno 2017, 10:01
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Una richiesta che vuole salvaguardare i dipendenti Tecnis ma anche l’azienda stessa, il cui buono stato di salute servirà ad ultimare le molte commesse ancora in fase di sviluppo, come il completamento dei lavori del nuovo Ospedale San Marco di Librino e della Ferrovia Circumetnea di Catania. I sindacati sono dunque fiduciosi sul fatto che possa essere assicurato l’avvio dei tanti lavori in portafoglio ordini: il colosso delle costruzioni catanesi rimane ancora la più grande impresa di costruzioni dell’Italia meridionale. Il numero dei lavoratori catanesi da occupare, dopo la ripartenza, potrebbe superare agevolmente la soglia delle 800 unità. L’impatto economico e sociale che deriva dal mancato pagamento delle retribuzioni arretrate ai lavoratori, rappresenta una ferita per l’intero territorio che risulta già martoriato dalla crisi del settore delle costruzioni. “Per questo chiediamo al Mise di nominare in tempi brevi un commissario e avviare un ‘tavolo interministeriale Mise-Mit’ comunque già previsto, – concludono i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil, e FenealUIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Catania- che avrebbe dovuto essere essere convocato subito dopo la manifestazione nazionale del 12 maggio”.
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01 Giugno 2017, 10:01