12 Settembre 2013, 16:58
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PALERMO – Dietro la vicenda dell’annullamento del festival O’Scià, fondato dal cantautore Claudio Baglioni e che ogni anno si tiene a Lampedusa, c’è una matassa parecchio ingarbugliata.
La manifestazione, come ormai noto, quest’anno non si svolgerà perché, come fatto sapere gli ultimi giorni di agosto dall’ufficio di comunicazione del festival, la Fondazione non ha ancora ricevuto le somme a rimborso degli impegni di spesa presi per finanziare l’evento del 2012. Non avendo ancora potuto saldare i debiti contratti, insomma, nessuno si è preso la responsabilità di farne dei nuovi senza garanzie da parte della Regione siciliana.
In particolare, l’assessorato al Territorio e Ambiente, guidato da Mariella Lo Bello, non ha nemmeno ricevuto richieste di finanziamento da parte della Fondazione per lo svolgimento della manifestazione di quest’anno. “Ci paghino prima quanto dovuto per l’anno scorso”. Sintetizzando, con queste parole da O’Scià avevano risposto all’apertura della Lo Bello, che si era dimostrata disponibile a sovvenzionare l’evento di questo ottobre, per quanto nelle possibilità dell’assessorato al Territorio. L’assessore, però, ha spiegato anche che il dipartimento dell’Ambiente non può rimborsare le somme della manifestazione del 2012 perché, semplicemente, non c’è nessun atto formale in protocollo.
Nessuna richiesta da parte della Fondazione, nessun impegno di spesa dell’assessorato, niente. Ma a fare un po’ di luce sulla vicenda ci ha pensato Alessandro Aricò, ultimo assessore al Territorio nominato dal governo Lombardo prima delle dimissioni dell’ex presidente della Regione. Con la Fondazione, ha spiegato Aricò, c’era stata soltanto una corrispondenza epistolare.
“Nessuna telefonata, nessun incontro – ha detto l’ex assessore – , solo una richiesta di circa 100 mila euro che l’assessorato avrebbe dovuto valutare pur non avendo competenza sulla natura del festival, che infatti aveva già ricevuto finanziamenti dall’assessorato al Turismo”. Nonostante questo, come raccontato da Aricò, lui stesso aveva proposto al Consiglio regionale per l’Ambiente (organo collegiale del quale l’assessore al ramo è automaticamente presidente) di “apprezzare la richiesta fatta dalla Fondazione, ma soltanto qualora avessero rimodulato i connotati dell’evento”.
Insomma, inserire nella manifestazione qualche dibattito o iniziativa culturale che, in qualche modo, riguardasse le tematiche dell’ambiente o del territorio regionale. Erano anche state trovate le somme: circa 50 mila euro presi dal milione di euro che il Consiglio regionale per l’ambiente aveva a disposizione per il finanziamento di varie attività da dicembre del 2011. “Ma l’assessorato – ha raccontato Aricò – non ha mai ricevuto risposta dalla Fondazione: nessuna nuova richiesta, niente che comunicasse che erano state fatte delle modifiche che avrebbero consentito al dipartimento dell’Ambiente di erogare le somme”. E, qualche settimana più tardi, tutto è finito nel dimenticatoio. Raffaele Lombardo si è dimesso, la giunta di governo è cambiata.
Adesso O’Scià chiede di avere indietro quelle somme, ma come confermato dall’assessore Lo Bello “non c’è nulla che dimostri che gli erano state accordate”. Sul sito della Fondazione si legge che “O’Scià valuterà ogni iniziativa nelle opportune sedi per la tutela dei propri diritti”, e la Lo Bello fa eco: “Probabilmente avvieremo un iter legale”. Nel frattempo, però, Claudio Baglioni sarà a Pergusa il 19 Ottobre per lanciare il nuovo disco, e c’è già chi sospetta che, all’ultimo minuto, una tappa a Lampedusa per un concerto a sorpresa, la farà.
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12 Settembre 2013, 16:58