Chi era Placido Rizzotto

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09 Marzo 2012, 08:12

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Segretario della Camera del lavoro di Corleone, ucciso la sera del 10 marzo 1948, all’età di trentaquattro anni. Sono le 22 quando il sindacalista esce dall’ufficio. È in compagnia di un amico, Pasquale Criscione. Poco distante c’è Luciano Liggio, giovane mafioso della cosca del boss Michele Navarra. Liggio punta l’indice della 267 mano destra su Criscione. Quello si avvicina e Liggio, che è assieme a due giovani, gli dice di portare Rizzotto vicino alla villa.

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La strada è deserta, non passa nessuno. La fioca luce dei pochi lampioni rischiara appena i volti delle poche persone in giro per la strada. Criscione torna sui propri passi e si avvicina a Rizzotto, a cui riferisce la richiesta di Liggio. Un attimo dopo, cinque uomini si dirigono verso la periferia di Corleone. Ad un certo punto, quasi come a rispettare il copione di un film, Criscione si gira di scatto e torna in paese. Fa la stessa cosa uno dei due uomini che accompagnano Liggio. Ora per strada sono in tre, e proseguono verso contrada “Casale”. Camminano lentamente, quando ad un tratto uno dei tre si ferma, ma Luciano Liggio e il sindacalista vanno avanti, nel buio. All’improvviso tre colpi d’arma da fuoco spezzano il silenzio. Pochi istanti dopo, il terzo uomo vede tornare Liggio da solo. La sua storia è stata riportata agli onori delle cronache dal film Placido Rizzotto di Pasquale Scimeca (2000) e allo storico sindacalista è intitolata una delle cooperative che lavorano le terre confiscate alla mafia a San Giuseppe Jato, aderente al circuito “Libera”, di don Luigi Ciotti.

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09 Marzo 2012, 08:12

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