06 Febbraio 2013, 23:51
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ROMA – Nella puntata di “Chi l’ha visto?”, in onda su Rai tre questa sera, Federica Sciarelli ha proposto diversi approfondimenti sui casi di cronaca che hanno sconvolto, appassionato e al contempo diviso l’opinione pubblica. Dalla misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa, ai misteri sul ritrovamento della piccola Yara Gambirasio, agli appelli e agli aggiornamenti su alcune vicende che si perdono nel tempo, come quella di Davide Cervia, scomparso il dodici settembre 1990.
Un anno fa scompariva Roberta Ragusa. L’hanno cercata dappertutto, lungo le sponde dei laghi e dei fiumi e poi sotto la superficie. Nelle stesse ore in cui gli inquirenti cercavano il corpo, sono state ritrovate da una ragazza, sulla spiaggia di Marina Di Pietrasanta, le ossa di un cranio umano. Il capo è stato rinvenuto a 40 chilometri da Gello, luogo dell’abitazione di Roberta Ragusa. Le indagini, però, non si fermano almeno per altri sei mesi. E’ prevista, infatti, una nuova perquisizione in casa del marito, Antonio Logli. Accanto a lui resta Sara, la donna che poco prima della scomparsa di Roberta aveva chiesto all’uomo di regolarizzare la loro unione. Le domande al vaglio degli inquirenti sono tante, e se dopo gli interrogatori le versioni della coppia non dovessero coincidere si aggraverebbero le rispettive posizioni. E intanto la polizia vaglia anche il movente economico. Roberta, infatti, dopo aver scoperto della relazione extraconiugale del marito avrebbe deciso di separarsi da lui. In caso di separazione, alla donna sarebbe spettato un assegno di mantenimento per i figli e per se stessa e questo avrebbe pertanto pesato sulle spalle di Antonio Logli.
Dopo Roberta, tocca alla piccola Yara Gambirasio essere nuovamente al centro della cronaca. L’avevano cercata dappertutto, poi l’amara scoperta e l’orrore il ventisei febbraio 2011. In mezzo al campo dove la piccola Yara è stata ritrovata, sono stati rinvenuti ben tre scontrini, segno del passaggio della presenza umana in quel luogo: due scontrini di un parcheggio dell’aereoporto di Bergamo e di un biglietto aereo da Milano per Casablanca con un nome riconoscibile. Chi li ha persi può fornire degli indizi utili sulla morte della giovane di Brembate?. Tre piccoli scontrini, non è molto, ma vale la pena tentare per dare giustizia al piccolo angelo tredicenne che in quel luogo ha smesso di respirare.
La conduttrice si sofferma, in seguito, sulla misteriosa sparizione di Maria Brenci, una donna di quasi ottant’anni. L’anziana è scomparsa nel nulla intorno alle 13.30 di domenica ventisette gennaio. La signora Maria due domeniche fa, aveva contattato la donna delle pulizie dicendole di avere un appuntamento con un’amica a quasi 20 chilometri dalla sua abitazione. Una volta arrivata a destinazione Maria Brenci scende dall’auto e si allontana aiutandosi con le stampelle, senza dare spiegazioni. La figlia Luisa è convinta che la madre sia andata a Roma, luogo in cui più di cinquant’anni fa la diede alla luce. Luisa pensa che la madre sia andata a Roma per convincere il suo padre naturale a farsi vivo. La Capitale è dunque l’unica traccia da cui partire per far luce sull’oscura vicenda.
Il venti gennaio scorso, a Bologna, Giulio Amoruso esce dalla sua abitazione per non farvi più ritorno. L’uomo lascia in quell’abitazione le sue due gatte. Chi lo conosce bene però è convinto che Giulio non avrebbe mai lasciato volontariamente quelle due micie incustodite. E’ stata Caterina Carrieri, vicina di casa e amica di sempre, a capire che c’era qualcosa che non andava nella scomparsa di Giulio. Da quel momento Caterina non si dà pace e vuole far luce a tutti i costi sulla sparizione del giovane.
Non ricorda più nulla l’uomo misterioso di Melito di Porto Salvo ritrovato da due ragazzi. Il signore, che fatica a ricordare gli attimi prima della sua caduta, è stato preso sotto custodia da don Domenico. Sa di chiamarsi Marco e che non ha più la mamma e il padre, di cui però sa ricostruire solo il volto. All’uomo misterioso sarebbero stati rubati un anello ed un pendente con un simbolo cinese. Adesso, anche il più piccolo dettaglio potrebbe aiutare Marco a ricostruire il suo passato ed aiutarlo a riprendere in mano la propria identità e la propria vita.
E’ poi la volta del misterioso ed enigmatico caso di Andrea Liponi. A seguito della scomparsa del giovane, nel 2008, da Nalles, sono stati ritrovati l’auto, i suoi effetti personali e anche i vestiti in una zona boschiva molto fitta di vegetazione. Nel 2011, è arrivata i genitori di Andrea, una cartolina con timbro postale di Milano. “Tanti saluti. Sono lontanissimo. Baci Dal Kuwait. Andrea”, sono le parole contenute nella missiva.
Federica Sciarelli, ripercorre poi il caso di Davide Cervia, il giovane esperto di armi elettroniche, scomparso da Velletri il dodici settembre 1990. Ventitré anni di silenzio, nessuna spiegazione, nessun responsabile. Gli inquirenti parlarono subito di allontanamento volontario, poi, il cinque aprile 2000 il caso è stato archiviato dalla magistratura come “sequestro di persona a opera di ignoti”. Nei mesi successivi alla scomparsa, la famiglia è stata intimidita con telefonate anonime. Inoltre, nonostante la sentenza del 2000, il ministero della Giustizia e della Difesa continua a sostenere la tesi dell’allontanamento volontario. La moglie e la figlia, però, non si sono mai arrese e hanno lanciato un nuovo appello. A ventitré anni dalla sua scomparsa la famiglia spera che il caso possa essere riaperto: ci sono troppi punti oscuri e domande che non hanno ancora una risposta. Il giorno della scomparsa di Davide un vicino di casa aveva visto alcuni uomini caricare l’uomo su un’auto, ma la sua testimonianza non verrà presa in considerazione: è anziano e ha problemi di vista. Oggi però c’è un altro testimone che conferma questa versione e il caso potrebbe essere davvero riaperto. “Un cittadino italiano è stato venduto come accessorio per gli armamenti. Noi continuiamo, non ci arrendiamo. Non si può vivere in uno Stato dove non si è tutelati”, ha detto la moglie di Davide Cervia, presente in studio nel corso della puntata.
Infine, è la volta della vicenda di Madalina Pavlov, la giovane studentessa che ha perso la vita precipitando da un palazzo in via Bruno Buozzi. L’impatto sarebbe avvenuto di schiena e il caso è stato archiviato come suicidio. La mamma e la sorella di Madalina, però, non credono che la giovane si sia gettata volontariamente dal sesto piano di quel palazzo. Ci sono anche altri elementi, inoltre, che fanno pensare che non si sia trattato di un suicidio: la ragazza, a cui non è stato fatto il tampone vaginale ed anale, aveva le scarpe piene di sabbia ed indossava soltanto uno stivale, l’altro è stato trovato in strada, poco distante, assieme ad una calza.
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