“Chi sosterrò? Per il momento aspetto| Bisogna prima far luce sui fatti”

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05 Marzo 2012, 17:00

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Antonella Monastra aspetta. Prima di sostenere il vincitore delle primarie del centrosinistra, Fabrizio Ferrandelli, chiede “che si facciano le verifiche che si devono fare per capire come si sono svolti i fatti”. Se “le primarie vengono organizzate per dare voce alle diverse anime di Palermo”, non comprende le accuse di chi la considera responsabile della sconfitta di Rita Borsellino. Ma di una cosa è certa: i segretari dei partiti di centrosinistra “dovrebbero tutti dimettersi”.

Si aspettava la vittoria di Fabrizio Ferrandelli?
“Il pronostico era molto incerto tra la vittoria della Borsellino e quella di Ferrandelli. Erano due candidature differenti e molti forti. Quella di Ferrandelli era una candidatura costruita con il tempo, anche utilizzando dei blocchi politici, e non solo politici, abbastanza forti”.

Ferrandelli ha detto: “La mia è la vittoria dei palermitani contro le candidature calate dall’alto”…
“Ho qualche perplessità. Non è che la sua non lo sia: i big sono intervenuti in un secondo momento, però poi ci sono stati. Quanti palermitani avrebbero voluto una candidatura sostenuta da Cracolici e da Lumia? Una parte dei palermitani non credo che avesse molta voglia”.

Sosterrà Ferrandelli?
“Per ora sto riflettendo. E cercando di capire che cosa succede. Io stamattina mi sono dedicata alla mia professione. Noi abbiamo fatto delle denunce alla Digos perché c’erano persone che pagavano per votare o persone che erano assolutamente inconsapevoli di quello che stavano andando a fare: sapevano che dovevano mettere una croce, ma non sapevano neanche perché. Non lo vorrei dire, ma questo è stato un elemento che ha caratterizzato le primarie del centrosinistra. C’è stata una pessima organizzazione, non c’erano all’inizio regole chiare. Il collegio dei garanti si è insediato all’ultimo momento e non si era dotato di un regolamento; le nomine dei presidenti dei seggi erano legate anche a una spartizione politica; io non ho avuto la possibilità di nominare nessun presidente di seggio; il codice di comportamento per i candidati non è stato mai scritto. C’erano molti elementi che destavano perplessità. Ora che si facciano le dovute verifiche per capire come si sono svolti realmente i fatti”.

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Quindi aspetterà che si faccia luce su presunti brogli per prendere posizione?
“Per il momento sto aspettando, è ancora precoce dire da che parte sto. Con la mia storia non posso non aspettare di capire come sono andati i fatti”.

Pensa che la sua candidatura abbia influito sulla sconfitta di Rita Borsellino?
“Ho visto già che sotto casa hanno montato il rogo. Io credo che lo sport preferito in questa città, praticato dai politici soprattutto di sinistra, è prima fare errori politici e poi trovare il capro espiatorio. Non è mai la colpa di chi sbaglia a fare le proprie scelte, legate all’autoreferenzialità delle segreterie dei partiti che impongono, ora ci vuole, dall’alto, alcune cose che non hanno riscontro con quelli che sono i desideri delle persone. Che la candidatura di Rita fosse una candidatura con dei problemi sarebbe stato più che evidente, se solo avessero fatto lo sforzo di camminare per la città. Ma poi non stiamo parlando delle primarie? Si potevano riunire i segretari, che avrebbero litigato, e deciso quale sarebbe stato il candidato. Le primarie servono proprio ad accogliere democraticamente tutte le anime. Credo di aver rappresentato un pezzo non irrilevante di questa città, che non si riconosceva negli altri candidati, e che nelle primarie si è manifestato. Un ragionamento diverso poteva essere fatto nel caso di una candidatura al primo turno. Nelle primarie non si capisce perché non ci si possa differenziare”.

Cosa pensa che dovrebbero fare le segreterie dei partiti di centrosinistra?
“Dovrebbero dimettersi in massa. Hanno fatto delle grandi sciocchezze”.

Crede che queste primarie riusciranno nel loro intento, e cioè a riunire il centrosinistra?
“Come si fa riunirlo? Io ho seri dubbi che si riunisca il centrosinistra. C’era un errore politico di fondo, legato al fatto che ci si muove su lobby di potere anche nella sinistra. Le politiche delle segreterie non hanno niente e a che vedere con quello che succede tra gli abitanti di questa città”.

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05 Marzo 2012, 17:00

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