Chiarastella saluta Agrigento | “Fortunato a passare da qui”

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04 Luglio 2017, 15:26

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AGRIGENTO – La lettera è da sempre vista come il mezzo più autentico e fedele per proporre nel migliore dei modi il proprio stato d’animo, nei confronti del destinatario della stessa. Ed è proprio in questo modo che Albano Chiarastella ha voluto congedarsi da quella che per sei anni è stata la sua gente, quella della Fortitudo Moncada Agrigento, che lo ha eletto come proprio simbolo prima ancora che arrivasse l’investitura sul campo, quella di capitano della squadra che sotto la guida di Franco Ciani ha anche sfiorato una promozione in serie A. Pochi giorni dopo l’annuncio del suo addio, con tanto di passaggio alla Angelico Biella, il giocatore nativo di Bahia Bianca ha voluto scrivere alcune righe per esprimere il proprio affetto e la propria gratitudine sia ai tifosi di Agrigento, sia al club che lo ha reso un giocatore e probabilmente un uomo più forte e più sicuro delle proprie capacità. Una lettera in cui Chiarastella fa capire chiaramente di aver vissuto sei anni con grande intensità, e con la consapevolezza che qualunque cosa fosse accaduta dopo, non sarebbe stata altro che la stretta conseguenza di una convivenza divenuta praticamente una storia d’amore.

“Durante l’estate ho visto e letto tante lettere d’addio – esordisce così Chiarastella – di giocatori che cambiavano squadra dopo tanti anni con la stessa maglia, ed ora è arrivato anche il mio momento. A dire la verità, pensavo di non dover farlo mai, ma il nostro lavoro, il mio lavoro, fa si che questo possa accadere. Sono stato molto ma molto fortunato ad arrivare ad Agrigento, perché prima di tutto mi ha regalato la possibilità di conoscere la persona più importante della mia vita, Giovanna, la mia ragazza. Io credo che nella vita nulla accada per caso. Ognuno di noi ‘raccoglie ciò che semina’. Da parte dei tifosi agrigentini sicuramente e lo dico con grande certezza, ho raccolto molto più di quanto potessi mai immaginare. La prova concreta l’ho avuta nel momento più difficile della mia vita, quando più ne avevo bisogno: nessuno mi ha voltato le spalle. Sono un combattente, uno che non molla mai, questo lo sapete, siete stati fondamentali per il mio recupero e per sperare e credere di tornare il prima possibile. Presidente Salvatore Moncada: grazie per avermi dato la possibilità di far parte della famiglia Fortitudo. Cristian Mayer: grazie per aver creduto sempre in me e per non avermi mai messo in discussione. Coach Franco Ciani: la mia fortuna più grande è stata quella di aver incrociato il tuo cammino. Insegnante in campo, ma soprattutto insegnante nella e della vita”.

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Per concludere la propria lettera di commiato nei confronti della Moncada Agrigento e della gente di Agrigento, Chiarastella rivolge il più semplice tra tutti i ringraziamenti possibili, andando anche a citare il suo vecchio coach in una delle frasi che più lo ha colpito in questi sei anni di militanza tra le fila della Fortitudo: “Potrei continuare all’infinito, mi fermo qui perché non voglio dilungarmi troppo e risultare ripetitivo. Grazie Agrigento. In tutti questi anni una frase mi ha accompagnato all’inizio di ogni raduno, una frase che trasmette un messaggio in cui credo fortemente, e che, per questo, adesso fa parte di me, visto che l’ho tatuata sulla mia pelle: ‘La volontà è più forte del dovere’ citazione di Franco Ciani. Qualunque cosa facciate nella vostra vita, fatela prima di tutto perché volete e non solo perché è un vostro dovere farla. Fate tutto con passione, metteteci sempre il cuore e state sicuri che non avrete mai alcun rimpianto. A presto”.

E cos’altro potrebbe fare la Moncada per voltare pagina, se non tuffarsi a capofitto sul mercato? Ecco allora che, dopo l’annuncio della conferma nel roster di coach Ciani di un agrigentino doc come Giuseppe Cuffaro, ecco che la dirigenza capitanata dal ds Cristian Mayer sta per completare un paio di colpi che andranno ad allungare ulteriormente il roster. E si tratta di due colpi made in Italy, dopo che i due visti per i giocatori extracomuntari sono stati occupati dal figliol prodigo Penny Williams e dal suo grande amico Jalen Cannon. I nomi che presto potranno essere molto familiari in casa Fortitudo Agrigento sono quelli di Simone Pepe e Paolo Rotondo. Quest’ultimo è un altro caso di ritorno a casa, visto che il pivot siracusano ex di Forlì tornerà ad indossare la canotta agrigentina sette anni dopo aver cambiato aria. Sarà lui, con ogni probabilità, il centro titolare, mentre Pepe farà quasi certamente da ricambio di Zugno nel ruolo di playmaker. Il giocatore nativo di Pescara è reduce da una grande annata proprio nel capoluogo abruzzese, dove in serie B ha messo a segno oltre 20 punti di media tra campionato e playoff. Si chiude con la scelta del secondo under da aggregare al roster: il nome più caldo è quello di Lorenzo Ambrosin, guardia classe 1997 di proprietà dei neo-campioni d’Italia della Umana Reyer Venezia.⁠⁠⁠⁠

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04 Luglio 2017, 15:26

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