05 Aprile 2017, 11:03
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CATANIA – “Crediamo che questa città, e più in generale la nostra società, abbia bisogno del contributo di tutti per crescere bene e il contributo di ciascuno è valorizzato dall’essere insieme, dall’essere un noi”. Ecco un passaggio del discorso che Emiliano Abramo, leader della Comunità di Sant’Egidio di Catania, ha tenuto ieri in Cattedrale a margine della messa per il quarantanovesimo anniversario della nascita del movimento fondato da Andrea Riccardi a Roma.
Circa seicento persone hanno partecipato alla celebrazione presieduta dal vicario generale Salvatore Genchi. Popolo e istituzioni. Catanesi e migranti. Cattolici e non. Un et et che ci dice quali siano i valori di una realtà che sotto il Vulcano si sta configurando sempre di più come la Comunità di Santa Chiara. Sì, perché è questo il nome della chiesa nei pressi del Castello Ursino in cui vengono coordinate tutte le attività a supporto di quelle che Papa Francesco ha definito le “periferie esistenziali”. “Cari amici – ha sottolineato Abramo – la costruzione della pace è un terreno sul quale ci troverete sempre, specialmente in questi tempi difficili per il mondo. Ci auguriamo di essere ogni giorno una forza di Pace perché attenti al grido che sale da tanti luoghi e da tante situazioni. È il contributo – ha concluso – che pensiamo di poter dare alla società”.
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05 Aprile 2017, 11:03