17 Dicembre 2024, 10:31
2 min di lettura
PALERMO – L’azienda Kasanova Spa, leader nel settore del casalingo e presente con i suoi negozi sull’intero territorio nazionale, nelle scorse settimane ha annunciato la chiusura a fine anno del punto vendita all’interno del centro commerciale La Torre a Palermo per ragioni di performance commerciali non in linea con le previsioni aziendali. Ai quattro dipendenti è stato prospettato un trasferimento in altre regioni.
La Uiltucs Sicilia spiega di avere appreso la notizia della chiusura del punto vendita solo tramite i dipendenti e ha richiesto un incontro urgente all’azienda durante il quale ha rappresentato “la scarsa attenzione posta da parte di Kasanova in termini di rispetto delle relazioni sindacali che, in casi come quelli di una chiusura di un punto vendita, oltretutto già scongiurata per il medesimo negozio del centro solo due anni fa, avrebbero dovuto tener conto dell’importanza e della delicatezza che una notizia di tale gravità genera per i dipendenti e per le loro famiglie”.
La Uiltucs Sicilia ha fatto presente la “prioritaria necessità di ricollocare le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nella chiusura all’interno di negozi aziendali siti nell’ambito di Palermo e provincia”.
Nonostante le rassicurazioni dell’azienda, i dipendenti si sono visti recapitare delle lettere di trasferimento presso punti vendita aziendali presenti addirittura in altre regioni d’Italia, motivando tale scelta quale unica alternativa al licenziamento, non essendo possibile ricollocare gli stessi all’interno dei punti vendita di Palermo e provincia.
“Tale decisione aziendale – dichiara il segretario generale Uiltucs Sicilia, Ida Saja – non preceduta da alcun contatto con l’organizzazione sindacale con la quale era stato avviato il confronto, né da un passaggio preliminare con i diretti interessati, sembra voler nascondere il chiaro intento di Kasanova Spa di voler indurre i 4 dipendenti del punto vendita posto in chiusura ad una inevitabile rinuncia al trasferimento e, di conseguenza, ad una perdita del posto di lavoro in pieno periodo natalizio”.
“La Uiltucs si oppone fermamente a tali trasferimenti ritenuti improponibili, anche in considerazione della presenza di altri 5 punti vendita aziendali nel territorio palermitano, e ha già chiesto un urgente incontro con l’azienda allertando altresì l’Ispettorato del Lavoro di Palermo, rappresentando che si dovrà necessariamente trovare una soluzione che tenga conto dei fabbisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che di quelli aziendali”.
Pubblicato il
17 Dicembre 2024, 10:31