Ciancio, Russo e la Cei |Sant'Agata, l'affare della diretta - Live Sicilia

Ciancio, Russo e la Cei |Sant’Agata, l’affare della diretta

Due messe come la Champions. Soldi e potere.

CATANIA – Se due messe valgono quanto la Champions. La partita per la Festa di sant’Agata si gioca a piani altissimi. Quest’anno scende in campo addirittura la Conferenza episcopale italiana per risolvere la guerra di soldi e potere tra il gruppo Ciancio e l’imprenditore Francesco Russo Morosoli, il patron di Ultima Tv. Sarà infatti Tv2000, emittente controllata dei vescovi, a occuparsi delle dirette delle due processioni principali, la messa dell’Aurora e il pontificale del 5 febbraio. Celebrazione, peraltro, che sarà presieduta dal neo presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, titolare di Perugia-Città della Pieve. Insomma, il palinsesto 2018 fa rima con l’adagio “Cei di tutto e di più”. Il segnale della diretta sarà quindi di proprietà di Tv2000 che lo metterà a disposizione di coloro che “ne faranno richiesta secondo un’intesa economica da definire”. Da quanto risulta al nostro giornale, la cifra di partenza sarebbe di 8mila euro.

Arriva quindi il papa straniero – mai espressione fu più appropriata – a dirimere una disputa editoriale tutta catanese esplosa lo scorso anno quando la cattedrale dispose che a seguire le dirette delle messe dovesse essere la neonata Ultima Tv anziché Telecolor. Tutto questo, dopo anni di reciproca collaborazione con le televisioni di viale Odorico da Pordenone. Una “scappatella” della Chiesa che fece infuriare non poco chi, fino a quel momento, non aveva mai avuto concorrenti. Fuori dalla metafora, volarono gli stracci con tanto di uscite al vetriolo sulla stampa locale e non. A tal proposito, il delegato arcivescovile della Festa, monsignor Barbaro Scionti, parlando ai devoti in apertura delle processioni del 4, lanciò una sassata tutta da decriptare: “Capita anche a noi oggi in questa nostra Città, nella nostra terra che è la terra di Agata, che il Quinziano di turno ci metta innanzi lusinghe, ci coinvolga in nefandezze, ci faccia minacce violentando la nostra libertà? (Non voglio rispondere a questa domanda)”. E chi doveva intendere ha sicuramente inteso.

All’indomani però qualcosa è mutato. Visto l’incidente diplomatico – forse un vero e proprio scivolone – è stata la stessa cattedrale a convocare un tavolo con gli organi di comunicazione per disegnare un protocollo trasparente per la gestione delle dirette televisive. E alla fine quel confronto c’è stato. L’idea guida era quella redigere una sorta di regolamento condiviso. Ipotesi superata, in fine, con la disponibilità di Tv2000, che metterà in campo uomini, mezzi per una Festa ancora sottoesposta a livello nazionale rispetto al numero dei suoi partecipanti. Insomma, una soluzione che rischia di mettere d’accordo un po’ tutti. O almeno, di non suscitare nuove polemiche. Tuttavia, a quanto risulta al nostro giornale, le trattative delle singole testate catanesi con Francesco Porcelli, direttore delle produzioni, a cui spetta concedere il segnale, non sarebbero ancora iniziate. Complici, forse, le vacanze natalizie.

Di certo c’è che sul territorio le emittenti stanno già allestendo i palinsesti. Perché al di là di tutto, se la Festa è metafora della Città, vincere la partita televisiva significa conquistare pubblico e mercato. Fuori dalla basilica, ognuno andrà per sé. A partire da Ultima Tv, che dalla prossima settimana lancerà l’appuntamento con “Aspettando Sant’Agata”, condotto dalla giornalista Valeria Maglia. Dopo l’esordio di Umberto Teghini, sarà il direttore del Tg Luigi D’Angelo a coordinare le dirette delle processioni e gli interventi dal salotto Tv. Tiene la barra dritta anche Telecolor, che riproporrà la tradizionale maratona delle processioni. Su strada ci sarà con molta probabilità Luca Ciliberti, volto giornalistico del format Insieme; in studio, si attende la riconferma dell’esperta di cronaca e informazione religiosa, Adelaide Barbagallo. In zona Video Mediterraneo stanno ancora vagliando, invece, se e come seguire le processioni e la Festa. Qualora decidessero, il volto sarebbe quello della conduttrice Sarah Donzuso, attualmente impegnata quotidianamente con Alessio Sciacca in Mattina in Diretta. Di certo c’è che non seguiranno affatto le due messe oggetto delle dirette.

Fuori dal canale televisivo, Salvo La Rosa potrebbe riprendere il fortunato esperimento dello scorso anno di seguire in diretta le processioni sfruttando la già assai frequentata pagina Facebook. Una innovazione che fa il paio con quanto accaduto nel 1991, quando la diretta televisiva fu davvero una novità assoluta a cui nessuno oggi intende rinunciare. Il volto, allora, ce lo mise lo stesso anchorman catanese che di recente ha portato il format Meraviglioso sui canali nazionali di 7 Gold. Erano gli anni, quelli della prima guerra del golfo e l’arcivescovo Luigi Bommarito pretese che la festa venisse sospesa in funzione di una processione penitenziale con sant’Agata in spalle dal Duomo a piazza Stesicoro, avanti e indietro. Un fatto allora inedito che andava raccontato. Decisamente.


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