Ciani: "Difficile sfidare la zona | Gli arbitri devono tutelare Piazza" - Live Sicilia

Ciani: “Difficile sfidare la zona | Gli arbitri devono tutelare Piazza”

Il coach della Fortitudo Agrigento ammette che il timore di vivere una giornata offensiva non felicissima era nell'aria. Dall'altra parte, il trainer di Torino Bechi tira un grosso sospiro di sollievo.

basket - serie a2
di
2 min di lettura

AGRIGENTO – L’ennesima impresa è stata solamente sfiorata. Lo sa benissimo Franco Ciani, che ha visto la sua Agrigento perdere l’opportunità di chiudere la serie tra le mura amiche e di ottenere la promozione in massima serie. Occasione persa, ma guai ad abbattersi. C’è ancora gara 5, anche se da giocare a Torino, e bisogna ripartire correggendo gli errori commessi: “Abbiamo fatto un cattivo terzo quarto, abbiamo smarrito il filo del discorso tecnico sia offensivamente che difensivamente. Proprio in difesa il problema è stato più grave. In attacco può capitare una giornata così, sono cose che capitano in una stagione del genere, ma la difesa è sempre stata la nostra assicurazione sulla vita. I ventisei punti del terzo quarto stridono. La loro zona ci ha messo in difficoltà e ha rotto i nostri ritmi, purtroppo dal perimetro non siamo riusciti a creare le situazioni giuste”.

Rimpianti per la partita, ma non per la stagione. D’altronde, dall’altro lato del campo c’era una delle corazzate di questo campionato: “Resta da valutare una grande prestazione di Torino, però con tre tiri liberi in più a segno oggi avremmo in mano la coppa. L’occasione quantomeno per pareggiare l’abbiamo avuta”. Non che fosse difficile aspettarsi una gara 4 con questa intensità da parte della Manital: “Ci aspettavamo la reazione di Torino, hanno giocatori di straordinaria carriera. Ora c’è gara 5 da loro, noi però abbiamo dimostrato di saper vincere da loro. Sarà comunque una partita diversa”. Non manca una polemica rivolta agli arbitri: “Andrò a rileggermi il regolamento. Se in ogni contropiede Piazza è per terra, vuole dire che è una scelta. Mi sembra strano che ogni volta finisce così. C’è fisicità, perché è una finale, ma è giusto che mi studi il regolamento”.

Può tirare un sospiro di sollievo coach Bechi, che adesso può giocarsi il match ball in casa: “Intendo fare i complimenti alla mia squadra per la partita di orgoglio che abbiamo fatto. Nell’ultimo quarto abbiamo sofferto, come d’altronde è successo a Verona e Casale. L’ambiente crea una grande empatia con la squadra, noi siamo orgogliosi e contenti. La nostra è stat una metamorfosi generale”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI