23 Novembre 2015, 16:08
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AGRIGENTO – Una Fortitudo Moncada Agrigento poco brillante nella testa e nelle gambe cede alla Mens Sana 1871 Siena per 59-77, nonostante un inizio di gara promettente e il +13 maturato alla fine del primo quarto. Un momento non buono per i biancazzurri che, dopo aver ottenuto un gran risultato a Rieti, non riescono a conquistare una vittoria davanti al pubblico del PalaMoncada.
Le parole del capitano, Albano Chiarastella, in conferenza stampa: “Siamo in un momento di difficoltà e l’unico modo per uscirne è lavorare tanto. Siamo davvero un po’ stanchi, perché abbiamo giocato tante partite e siamo veramente in pochi, l’assenza di Piazza si sente soprattutto perché le rotazioni sono troppo corte e abbiamo un giocatore in meno. Oggi abbiamo fatto un buon primo quarto, difendendo molto bene mentre al rientro dopo l’intervallo non siamo stati più molto lucidi. E’ un dato di fatto che in questo momento in casa non riusciamo a esprimere la nostra miglior pallacanestro. Il motivo non lo so, di sicuro non è la pressione emotiva perché qui c’è il nostro pubblico, sempre più numeroso ed entusiasta. E’ un momento no, capita, e dobbiamo lavorare per riuscire a superarlo. Negli spogliatoi Il coach è stato molto sereno, ci ha dato dei consigli, ci ha detto che il modo per riuscire ad andare avanti esprimendo il nostro basket è continuare a lavorare e a giocare insieme, questo è il nostro punto di forza, in questo modo sono sicuro che riusciremo a conquistare buoni risultati”.
Le dichiarazioni del coach Franco Ciani: “Oggi è affiorato il problema del consumo delle energie spese durante questi ultimi due mesi, sia sotto il profilo fisico che nervoso, dell’intensità e della lucidità. Abbiamo un giocatore in meno e una delle conseguenze più evidenti sono chiaramente i tanti minuti giocati solo da pochi giocatori, con addosso il peso delle responsabilità date dalla necessità di fare sempre il 110% e non sbagliare mai una partita. Quindi quando oggi il gioco si è messo in salita e Siena ha alzato la difesa, noi non abbiamo trovato le energie per controbattere. Il logorio di questi due mesi lo abbiamo pagato tutti, questa è una parziale giustificazione ma non ci toglie la responsabilità di aver giocato una seconda metà di partita non adeguata al livello di questo campionato.”
A proposito delle rotazioni corte, il coach dice: “Visentin e Morciano stanno facendo lo stesso percorso di Vai dello scorso anno. Passare da un campionato under 20, da una serie B2 a una serie A2 è chiaramente un salto non indifferente. Quindi ci vuole anche il rispetto del loro impegno, ciò vuol dire trovargli degli spazi per poterli utilizzare e metterli nelle condizioni di giocare quando il loro utilizzo non è legato a una situazione difficile sul campo, perché entrerebbero con un carico di responsabilità che invece è giusto abbiano altri e non due ragazzi esordienti. Sono comunque convinto che il loro percorso li porterà in campo abbastanza presto.”
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23 Novembre 2015, 16:08