27 Dicembre 2015, 11:20
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TRAPANI – Soddisfazione doppia per Franco Ciani al termine del derby vinto dalla sua Fortitudo: “Credo sia stata una partita di straordinaria intensità e aggressività. Molta tattica, molta fisicità e credo che noi siamo stati molto bravi a gestire i ritmi, togliendo brio a Trapani. Sapevamo che giocandola ai novanta punti non avremmo potuto corrergli dietro. Siamo stati bravi, anche se abbiamo sciupato l’occasione per vincere nei tempi regolamentari con un paio di sciocchezze. Devo fare però i complimenti ai ragazzi, perché nel supplementare hanno avuto la lucidità giusta sin dalla prima giocata. Nel supplementare, alla fine, abbiamo controllato senza troppi patemi”. Un successo dovuto ad un’ottima difesa, soprattutto nel finale: “La loro pericolosità principale era la capacità di tirare piedi per terra. L’idea era quella di negargli tiri ad alta percentuale da tre punti e credo che il 22% in casa non l’abbiano fatto mai finora. Quando si arriva nei possessi decisivi riusciamo ad essere aggressivi, abbiamo accettato un po’ più i cambi per togliere un po’ di ritmo e per fare bene quel che facciamo abitualmente”.
Si unisce ai complimenti anche Ugo Ducarello, coach di Trapani: “Devo fare i complimenti ad entrambe le squadre, la qualità del gioco è stata buona per grossi tratti della partita. La mia squadra, anche se non ha fatto risultato, ha dimostrato di avere gli attributi e di essere legata a questa maglia. A un minuto e mezzo dalla fine, con otto punti di svantaggio, ci abbiamo sempre creduto. All’overtime forse siamo stati un po’ troppo frettolosi e il problema è stato questo. Quando abbiamo cominciato a tirare dall’arco senza costruire loro sono andati via. Per me le favorite per la vittoria finale restano Agrigento e Casale, oggi si è visto il loro talento”. Il tecnico resta però insoddisfatto per la gestione dei possessi cruciali: “In tanti tratti della partita ci siamo passati la palla, in altri abbiamo forzato determinate scelte. La palla l’abbiamo mossa, altre volte no e ne abbiamo pagato le conseguenze. Più che stanchezza mentale ho visto una stanchezza fisica. Nelle ultime settimane avevo percepito una perdita di lucidità e di energia, credo comunque che sia normale”.
Tra i protagonisti in campo, il trascinatore di Agrigento è stato Marco Evangelisti. Ventiquattro punti, contro una difesa coriacea come quella granata, che non è riuscita a limitarlo nonostante un problema al piede: “Trapani difende molto bene, fisicamente ha dei grandi atleti. Non so bene chi mi marcasse quando sono andato a canestro, ma di sicuro loro difendono bene, e in partite del genere conta l’aspetto mentale. Una bella battaglia. Ci sono stati errori che non andavano fatti, siamo arrivati un po’ stanchi e forse abbiamo abbassato la tendine. Errori che non vanno più fatti, questa squadra d’altronde si amalgama sempre di più dopo gli errori. Non ci siamo abbattuti dopo i filotti di sconfitte e non ci siamo esaltati dopo i playoff dell’anno scorso”.
Dall’altro lato, infine, c’è il rammarico di Andrea Renzi per non essere riuscito ad aver tenuto viva l’inerzia che ha portato alla rimonta: “Credo che tutte le squadra, sapendo che la mia presenza in post basso crea vantaggi, cerchino delle contromosse. Mettono mani addosso, possono raddoppiare o collassare in area, e questa situazione diventa controproducente. Dobbiamo essere bravi a trovare altre soluzioni e stasera, a tratti, non ce l’abbiamo fatta. Il lato positivo è stato averla pareggiata mettendola sulla cattiveria agonistica. Purtroppo il supplementare non è andato bene, come l’anno scorso. Non abbiamo tempo per pensarci troppo, abbiamo un altro derby e l’energia negativa non fa bene. Pensiamo solo ad essere stati bravi a recuperarla”.
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27 Dicembre 2015, 11:20