02 Maggio 2016, 18:07
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PALERMO – Seconda trasferta consecutiva e una speranza: che sia l’ultima. Agrigento parte da una base solida, ovvero dalla vittoria in gara 1 al PalaBam di Mantova, mentre Trapani deve centrare un’impresa soltanto accarezzata nel primo atto della serie con Brescia. Due stati d’animo diversi, ma per entrambi i coach c’è la consapevolezza di poter strappare un successo in questo secondo round degli ottavi di finale. Per la Fortitudo sarebbe un colpo del k.o., quello di riportare la serie sul 2-0 al PalaMoncada, mentre Trapani cerca di regalare ai suoi tifosi almeno due sfide casalinghe contro una delle principali candidate alla vittoria finale. Quanto visto domenica lascia ben sperare in dei margini di miglioramento, pur sapendo di dover fare meglio contro una Leonessa apparsa nettamente superiore.
“Aver vinto gara 1 significa solo che siamo 1-0 e nessuno deve commettere l’errore di pensare che per questa ragione la serie sia in discesa”, pragmatico come sempre Franco Ciani, che invita i suoi a non abbassare la guardia. “Dovremo stare particolarmente attenti all’aggressività difensiva di Mantova – prosegue il coach della Fortitudo -. Non mi aspetto particolari rivoluzioni dal punto di vista tattico, anche se chiaramente entrambe le squadre proveranno a proporre qualcosa di diverso. Dobbiamo essere anche consapevoli che ogni giorno che passa sarà importante per Mantova per poter inserire al meglio Ferguson e Udanoh, che si troveranno sempre più a loro agio, così come da parte nostra Mortellaro avrà tempo per trovare i suoi spazi nel nostro sistema di gioco, anche se a livello di impegno ha da subito dato il massimo”.
Problemi di ben altra natura, quelli che attanagliano Ugo Ducarello, in attesa della seconda sfida della sua Trapani: “Brescia ha conquistato gara 1 e alla fine lo ha meritato. Dal canto nostro, abbiamo sicuramente giocato una buona prima metà di gara: fin dall’inizio siamo stati concreti e aggressivi nell’attaccare il canestro, cercando e trovando spesso dei buoni tiri. Al rientro dagli spogliatoi, in difesa siamo rimasti sul pezzo, ma la qualità dei nostri attacchi è scesa. Contemporaneamente, il valore di Moss e del roster di Brescia è emerso sempre di più. Non ci sono dubbi sul fatto che abbiamo lottato fino alla fine e questo è sicuramente molto positivo, ma, allo stesso tempo, abbiamo capito che per spuntarla dovremo riuscire a fare qualcosa di più. Affronteremo gara 2 con questa consapevolezza”.
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02 Maggio 2016, 18:07