Cibo in tribunale ai raggi X | Protesta dei cancellieri rientrata

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17 Dicembre 2014, 16:15

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PALERMO – Una nuova consulenza sui rischi per la salute dell’esposizione di cibi e bevande ai raggi X, durante i controlli al palazzo di giustizia di Palermo, è stata promessa al personale delle cancellerie che nei giorni scorsi hanno protestato contro le nuove disposizioni del procuratore generale, Roberto Scarpinato, che impongono di far passare anche il cibo (che molti dipendenti portano da casa per il pranzo) nei rulli per il controllo ai raggi X. Una relazione di novembre scorso escludeva però “qualunque rischio per la salute dei lavoratori; anche nel caso di esposizione di cibi, bevande e liquidi alle radiazioni prodotte dalle apparecchiature RX in dotazione alle strutture giudiziarie di Palermo”.

Nel frattempo, la protesta è rientrata dopo un incontro con Scarpinato, in attesa che si trovi una soluzione. Per i cancellieri sarebbe opportuno, così come più volte hanno chiesto, l’istituzione di un varco riservato per il loro ingresso. L’anno scorso, a un’analoga richiesta, Scarpinato aveva risposto scrivendo che “le norme sulla sicurezza nell’ambito delle strutture giudiziarie, sono applicate indistintamente a tutti gli utenti che a qualsiasi titolo accedono, nel rispetto delle caratteristiche strutturali e organizzative preordinate a realizzare il massimo della tutela, contro i pericoli di introduzione di armi ed esplosivi, anche a causa di costrizione imposte al personale autorizzato, previe minacce ai familiari”. “Secondo Scarpinato – dicono i sindacati – siamo tutti ricattabili, ma la legge non è uguale per tutti. Perché mentre noi siamo costretti ai controlli, i carabinieri in borghese passano tranquillamente da ingressi riservati”. (ANSA).

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17 Dicembre 2014, 16:15

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