La Cina ha dato il via, alle 12 locali (6 in Italia), alle più grandi esercitazioni militari mai fatte intorno a Taiwan in un crescendo di tensioni in risposta alla visita sull’isola della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. Il G7 definisce le esercitazioni cinesi ‘aggressive’.
Taipei definisce ‘irrazionali’ le attività della Cina: ‘Siamo pronti alla guerra, ma non la cerchiamo’. Per il capo della diplomazia Ue Josep Borrell le esercitazioni non sono giustificate dalla visita di Pelosi. I ministri degli Esteri del’Asean temono un conflitto. Ma per il ministro russo Lavrov, gli Usa sono sfrontati come in
Ucraina.
I media ufficiali ricordano che si tratta “di manovre militari e d’addestramento su vasta scala” che includono lanci dal vivo di colpi di artiglieria e di missilli in sei aree marittime off-limits a navigazione e sorvolo, in una prova di forza dell’Esercito popolare di liberazione (Pla). Più aree sconfinano nelle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone.
I comunisti italiani non sono stati invitati ad assistere alla parata?????non sono manco considerati dalla madre patria Cina.
@ piragna – avevano invitato il ministro della salute comunista Roberto Speranza che ha fatto però sapere ai compagni cinesi che non poteva recarsi lì in quanto impegnato a redigere i nuovi piani di vaccinazione anti covid e vaiolo scimmie…….
La Cina ha visto con la Russia i possibili scenari. Altro che esercitazione si stanno preparando ad invaderla. Zitti zitti.
comunque americani provocatori e guerrafondai