19 Gennaio 2013, 16:47
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PALERMO – La campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle viaggia fra due fuochi: lo tsunami Beppe Grillo ed il web, da cui è nato il tam tam che ha reso in Sicilia la lista di Cancelleri e soci la più votata. A raccontare l’aria che tira nelle settimane prima del voto è il capolista al Senato in Sicilia Francesco Campanella.
Fra le riunioni settimanali aperte ai nuovi simpatizzanti ed i banchetti in piazza aumenta sempre più il numero di persone che si avvicinano al verbo di Beppe Grillo. “Sono qui perché ho sempre riempito di fax ed email l’amministrazione, senza ricevere mai risposte – dice un curioso alla riunione di benvenuto –. Credo che fare squadra sia importante, e voi ci state riuscendo facendovi ascoltare”. Ai banchetti si avvicinano giovani e anziani, alcuni con piglio cinico, altri con spirito propositivo. “In tanti hanno mostrato parecchio sostegno all’iniziativa dei nostri cittadini all’Ars, ovvero la creazione del fondo di microcredito per la piccola impresa. Significa che la politica si sta riavvicinando alla gente comune”, dice Francesco Campanella capolista al Senato.
Campanella parla anche della sintonia con il presidente della Regione Rosario Crocetta. “Continuando così speriamo faccia un passo ulteriore e diventi pure lui un grillino”, dice ridendo. Poi più serio aggiunge: “Noi cerchiamo di coinvolgere cittadini attivi, il nostro obiettivo è questo”. Un altro tema è quello della sinergia con Antonio Ingroia. “Il suo invito ad un’alleanza è difficile sia accolto – sostiene – io però personalmente ho sperato facesse un endorsement nei nostri confronti prima di comportarsi altrimenti. Lui ha fatto tanto nella lotta alla mafia e nelle indagini per svelare il legame fra la criminalità organizzata e lo Stato. Non ci interessa rinchiuderci in steccati ideologici”. Campanella, in passato iscritto a Rifondazione comunista ed ai Democratici di sinistra senza però ricoprire ruoli elettivi, non nasconde quindi un giudizio positivo sull’azione di Ingroia anche da politico, almeno nell’approccio: “Aveva detto che i partiti sarebbero stati messi da parte, dando spazio alla società civile. Mi è parso qualcosa di molto interessante. Poi però ha bruciato tutto cedendo spazio ai partiti, ed alle loro strutture”.
C’è però anche un’apertura ulteriore al leader di Rivoluzione civile, pur se post-elettorale. “È possibile che si collabori – afferma – anzi auspico che si possa fare. La sintonia fra noi è lampante, entrambi puntiamo al cambiamento. E rinnovare passa soprattutto dall’eliminazione delle parti corrotte dello Stato”. Anche se suonano la stessa musica Ingroia e Grillo per ora agiscono su piani distinti, ma l’apertura c’è. Proprio Beppe Grillo intanto sarà presente a Palermo il primo febbraio. “Abbiamo richiesto piazza Politeama per il comizio – afferma Campanella – aspettiamo conferma da parte del Comune”.
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19 Gennaio 2013, 16:47