Dall’attivismo al boom elettorale |L’ascesa politica di Patrizio Cinque

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21 Settembre 2017, 14:58

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BAGHERIA (PALERMO) – Gli anni di attivismo nel Movimento cinque stelle, fatti di impegno nella tutela dell’ambiente e nel controllo degli atti della pubblica amministrazione, poi la candidatura a sindaco e quell’obiettivo centrato al primo tentativo. La storia di Patrizio Cinque, primo cittadino pentastellato di Bagheria finito nell’occhio del ciclone perché sotto indagine da parte della Procura di Termini Imerese, è simile a quella di tanti giovani che una manciata di anni fa si avvicinarono al movimento fondato da Beppe Grillo scalando in poco tempo le vette della popolarità: l‘attivismo nelle file di un meet-up, quello di Bagheria, nato nel 2012 e diventato in poco tempo molto influente al punto tale da riuscire a eleggere un proprio rappresentante al Parlamento regionale, Salvatore Siragusa, poi il grande salto con la candidatura a sindaco nel 2014.

In mezzo l’esperienza lavorativa al Parlamento regionale: Cinque entra nella schiera di collaboratori del gruppo M5s di Palazzo dei Normanni nel genanio del 2013 e ne uscirà prima di lanciarsi nella campagna elettorale per Bagheria. All’Ars Cinque gestisce l’agenda dei parlamentari grillini, analizza i disegni di legge e lavora alla ricerca dati per conto della pattuglia di deputati pentastellati. Nelle stanze di Palazzo Reale, dove lavora gomito a gomito con il concittadino Siragusa, nasce anche il rapporto di amicizia con Giancarlo Cancelleri e Ignazio Corrao, anche quest’ultimo collaboratore del gruppo e che in seguito spiccherà il volo verso il Parlamento europeo. Nel curriculum del sindaco di Bagheria anche una esperienza lavorativa all’Ersu, l’ente per il diritto allo studio dell’Università di Palermo: prima nel ruolo di addetto all’accoglienza e poi di responsabile della sala lettura. 

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L’impegno al gruppo M5s dell’Ars dura fino all’inizio della campagna elettorale di Bagheria. Nessuna selezione online tra i possibili volti del movimento e così Cinque diventa il candidato naturale di un gruppo che lo riconosce ormai da tempo come leader. Ai nastri di partenza del primo turno si presentano in cinque: i grillini superano la concorrenza di altri tre competitor e con il 25 per cento centrano il ballottaggio. Dopo due settimane il successo con il 70 per cento (14.574 voti) sul candidato del Pd, Daniele Vella, e l’ingresso in Comune con una maggioranza di 18 consiglieri su 30 all’età di 28 anni.

CINQUE, IL SINDACO “INAVVICINABILE”

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21 Settembre 2017, 14:58

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