Nervi tesi nel Movimento 5 stelle | Big assenti alla kermesse di Palermo

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27 Aprile 2017, 11:41

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PALERMO –  L’assenza dei nomi forti del Movimento cinque stelle siciliano e le tensioni interne scoppiate nelle ultime ore in merito al tema della sicurezza. Presentazione delle linee programmatiche in chiaroscuro per Ugo Forello, che al Magneti Cowork di Palermo ha esposto le idee pentastellate per l’amministrazione della città. Poco più di duecento tra attivisti e simpatizzanti (GUARDA LA FOTOGALLERY) hanno assistito al viaggio del candidato sindaco attraverso un programma-monstre di 123 pagine. Assente l’intera deputazione regionale, alle prese con la Finanziaria all’Ars che però riprenderà il suo iter soltanto nel pomeriggio. In platea anche Tiziana Di Pasquale, che aveva abbandonato le comunarie puntando il dito contro “le troppe divisioni” nel movimento: “Sono venuta soltanto per ascoltare”, ha precisato. Presenti, invece, i quaranta candidati al consiglio comunale, tra cui anche Igor Gelarda, responsabile del tavolo sicurezza dei grillini, sconfitto da Forello al turno di ballottaggio delle comunarie.

Ed è proprio con il poliziotto, rappresentante sindacale Consip, che nelle ultime ore i rapporti si sono inaspriti. Alla base ci sono alcuni passaggi sul tema della sicurezza che il gruppo Gelarda riteneva fondamentali e che sarebbero saltati nell’ultima stesura del programma: un lungo elenco di idee che Forello ha comunque definito “ancora aperto a modifiche”. Le tensioni emergono da alcune e-mail inviate ai componenti del tavolo sicurezza: Gelarda nei giorni antecedenti al 25 aprile aveva chiesto quattro incontri a Forello per un “confronto” in merito a “tagli così rilevanti” del piano sicurezza elaborato da uno dei 16 tavoli tematici attivi per la stesura del programma. Cinque i punti cardine individuati dal gruppo vicino al poliziotto, che aveva dettato al candidato sindaco due linee direttrici: la sicurezza partecipata e un approccio interforze, prevedendo anche “l’impiego di civili in supporto” al corpo di polizia municipale. Intenti alla fine parzialmente accolti da Forello, che nel suo intervento ha parlato di una riorganizzazione dei vigili urbani e di una “polizia municipale di prossimità”, che permetta un controllo più stringente del territorio.

Il caso-Gelarda, che in una delle missive inviate a Forello aveva minacciato una presa di distanza dal documento programmatico se questo non avesse tenuto conto “di tutto quanto il tavolo ha prodotto”, segue quello di Alì Listì Maman: il giovane avvocato originario del Niger a inizio aprile aveva abbandonato la lista pentastellata accusando il movimento di non aver tenuto in considerazione le sue idee di coordinatore del tavolo Immigrazione. Maman, che non si candiderà, era comunque presente al Magneti Cowork, ma, come Di Pasquale, “soltanto per ascoltare”. Una precisazione arrivata subito dopo un saluto affettuoso con Forello.

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Nel programma “partecipato e condiviso” del co-fondatore di Addiopizzo “prima di tutto l’attenzione al recupero delle fasce sociali più deboli e alla lotta alla povertà”, ma anche l’introduzione di una tourist card e un piano buche da finanziare con risorse comunitarie. In un elenco che prevede anche l’istituzione di un museo della lotta alla mafia, si cambia parzialmente idea sul tram. In un primo momento l’opera era stata bocciata, con il rilancio del trasporto elettrico, ora invece si parla di “una inversione delle priorità” nella realizzazione delle nuove linee: prima i collegamenti tra i centro e le periferie, poi i collegamenti interni. Nella ricetta grillina spazio anche alle agevolazioni fiscali per gli imprenditori che denunciano il racket e per i commercianti penalizzati dai cantieri.

A margine dell’iniziativa spazio alle previsioni: “Se ci sarà un voto libero a Palermo vinceremo noi – sono state le parole di Forello rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva un pronostico sul voto dell’11 giugno -. Nei quartieri poveri si stanno riproponendo vecchi sistemi di raccolta del consenso attraverso metodi clientelari e pacchi di pasta – ha aggiunto -. Non ne ho avuto una esperienza diretta, perché altrimenti avrei denunciato, ma a chi mi ha chiesto un lavoro ho risposto che non posso fare queste promesse, consigliando di rivolgersi ad altri. Le divisioni interne? Sono state superate – la risposta -. Gli attivisti del Movimento cinque stelle sono tutti in questo percorso inclusivo che ha portato alla realizzazione di un programma che è ancora aperto ai suggerimenti dei cittadini. Con noi – ha concluso – vi sono attivisti storici e semplici cittadini”. Poi, nel suo intervento, la stoccata all’Amministrazione Orlando “ormai stanca”. A Forello ha replicato il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli: “Il fatto che Ugo Forello abbia già individuato nel cosiddetto ‘voto elettorale non libero’ la scusa di una sua eventuale sconfitta la dice lunga sul tasso di democraticità del Movimento 5 Stelle – ha affermato -. Se il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle già sa, dica chiaramente chi condiziona chi e faremo le denunce insieme a lui. Se, invece, Ugo Forello non sa, smetta di fare demagogia della peggiore specie”.

*Aggiornamento ore 18.18
“Mi dispiace che alcuni giornali abbiano confuso il sano confronto di idee, che è segno di una democrazia matura quale è quella del Movimento 5 stelle, con un fantomatico scontro tra me e Ugo. Scontro che non c’è stato e non ci sarà, perchè abbiamo un obiettivo comune: salvare Palermo”. Questo un passaggio di un post pubblicato da Igor Gelarda sul proprio profilo Facebook.

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27 Aprile 2017, 11:41

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