21 Gennaio 2021, 10:59
2 min di lettura
PALERMO – L’ha trovata priva di sensi nella vasca da bagno, con una cintura legata al collo. E’ stata questa la visione davanti alla quale si è trovato il padre di una bambina di dieci anni, a Palermo, poco dopo trasportata in ospedale in condizioni critiche. Si tratterebbe dell’epilogo di un ‘gioco’ finito male, di una ‘black out challenge’ in realtà, che si è pericolosamente diffusa sui social e in particolare su ‘Tik Tok’ negli ultimi mesi.
Macabre sfide o prove di resistenza che già in passato hanno spezzato giovanissime vite in varie parti del mondo. Stavolta ad avere la peggio è stata la bambina di dieci anni palermitana che adesso si trova ricoverata all’ospedale Di Cristina del capoluogo siciliano in condizioni disperate. La corsa per tentare di strapparla alla notte è avvenuta stanotte, quando i genitori sono arrivati al pronto soccorso del nosocomio chiedendo in lacrime aiuto.
Era già in arresto cardiocircolatorio, le speranze sembravano essersi spente, ma dopo lunghe manovre rianimatorie il suo cuore è ripartito. E’ stata ricoverata in Rianimazione, dove viene tenuta sotto stretto controllo, ma l’esito dell’ultimo elettroencefalogramma effettuato non sarebbe incoraggiante, come precisa il direttore sanitario Salvatore Requirez: “La bambina è arrivata al pronto soccorso con mezzi propri, in arresto cardiorespiratorio di non precisabile durata temporale in quanto l’inizio è ricostruibile, con anamnesi indiretta, solo approssimativamente attraverso il racconto dei genitori che l’hanno accompagnata – spiega -. Immediatamente accolta in codice rosso ha usufruito delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e il cuore ha ripreso il battito. Ha quindi subito eseguito una TAC encefalo che ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata. Alle 23.00 è stata ricoverata in Terapia Intensiva Pediatrica per ulteriori valutazioni, monitoraggio e controlli sulle funzioni vitali e le sue condizioni, in atto, sono da considerare critiche”. Dall’ospedale dei Bambini sono stati i medici ad avvisare le forze dell’ordine: sul posto stanotte è giunta la polizia che sta adesso cercando di ricostruire le fasi della tragedia.
Per questo è stato sequestrato il cellulare della bambina, dal quale si potrà accertare cosa è accaduto in quei terribili momenti in bagno, prima che il papà la trovasse priva di sensi. Video, app, immagini, messaggi: ogni contenuto all’interno del teleofnino potrebbe rivelarsi fondamentale. La polizia ha avviato tutte le verifiche per venire a capo della vicenda, che alla base avrebbe una sfida incomprensibile, ad alto rischio per chiunque. Al punto da far rimanere senza forze chi, incoscientemente, decide di partecipare. La piccola è quasi morta asfissiata e adesso è in coma. La sua vita è appesa ad un filo.
Pubblicato il
21 Gennaio 2021, 10:59