14 Dicembre 2022, 18:00
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PALERMO – Se da un lato cresce l’emergenza abitativa a Palermo, dall’altra non sembrano esserci provvedimenti decisivi che rispondano alle esigenze dei cittadini che vivono in pieno il disagio sociale ed economico.
Con l’incalzare della crisi infatti migliaia di famiglie nel capoluogo palermitano non riescono più a sostenere le spese dell’affitto, circa 15 mila si rivolgono alla Caritas, e a questa situazione si accompagna il dramma degli sfratti: in città quelli eseguibili, con sentenza definitiva, sono più di 1300, 700 le persone incorse nella morosità incolpevole. Di questo e degli interventi necessari e urgenti sul fronte delle politiche abitative, si è parlato nel corso dell’ultimo dei tre incontri organizzati dal Sicet Cisl Palermo-Trapani, “Abitare la Città”, su “L’emergenza abitativa e l’integrazione sociale, le politiche e strategie per il superamento delle disuguaglianze e la creazione di comunità sostenibili” che si è svolto presso l’ex chiesa san Mattia ai Crociferi a Palermo.
Per l’assegnazione di una casa popolare dal Comune di Palermo, in attesa in graduatoria ci sono 2.246 nuclei familiari collocati in categoria “A” (per questioni legate al reddito basso) e 310 nuclei familiari in quella per “disabilità”.
“In questa ottica l’analisi delle risorse disponibili e dei progetti avviati per la città di Palermo conferma la difficoltà di realizzare un percorso strutturato che preveda interventi pianificati nell’ottica di una reale ‘visione’ integrata della città del futuro” ha spiegato in apertura Fabio Salici segretario generale Sicet Cisl Palermo Trapani.
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14 Dicembre 2022, 18:00