31 Maggio 2011, 16:26
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Incapacità. O voglia di smantellare un sistema, per sostituirlo con un altro. La Cisl non va per il sottile e le parole del suo segretario regionale Maurizio Bernava sono pesanti come pietre. Anche perché, fino a un mese e mezzo fa, la Cisl non era certamente il sindacato più critico nei confronti dell’assessore Mario Centorrino. Ma dal 14 aprile a oggi, ecco è cambiato tutto. Dalla sottoscrizione dell’accordo-quadro sulla Formazione alla liquidazione dello Ial, in forte polemica col governo, sembra passato un secolo.
Bernava, cosa è successo in questo periodo?
“Il nostro ente non è stato trattato come meritava da un governo che ha disatteso promesse e annunci”
Cioè, ci spieghi.
“Lo Ial Cisl non solo è uno degli enti di formazione più antichi, ma è anche un ente che non ha debiti, che ha il Tfr coperto, che è in possesso del famigerato Durc, ha le strutture operative che funzionano ed è legato al mondo del lavoro”.
Però avete deciso di liquidarlo. Per quale motivo?
“Abbiamo fatto questa scelta proprio perché il nostro è un ente serio. E le scelte del governo ci hanno in qualche modo obbligati. Il taglio al bilancio, la ridotta copertura del Prof, l’idea folle che i prossimi mesi possano essere garantiti solo dal Fondo sociale europeo sono colpi assai duri. E di contro, non abbiamo visto nulla della cosiddetta riforma di Centorrino”.
Cosa vi aspettavate?
“Intanto che si mantenessero gli impegni presi nell’accordo-quadro del 14 aprile. Ma quelli sono stati disattesi. Di contro, il governo ha portato avanti una politica ruffiana”.
In che senso?
“Nel senso che hanno deciso di non scontentare nessuno. Di non fare differenze tra enti sani ed enti ‘malati’. E noi non ci stiamo. Da mesi Centorrino annuncia controlli a tappeto. Ma dove sono questi controlli? Li faccia davvero”.
Per questo, quindi, avete deciso di “tirarvi fuori”. Cosa accadrà adesso?
“Abbiamo deciso di andare verso la liquidazione perché, a causa dei ritardi di questi anni, l’ente era a rischio di insolvenza. A questo punto, abbiamo preso alla lettera quanto detto dal governo”.
Cioè?
“In un’intervista rilasciata proprio a voi, Centorrino ha precisato che noi non siamo regionali, ma enti privati. Bene, ci stiamo comportando da privati. Con la liquidazione, così, facciamo in modo che l’attività continui, mentre degli altri aspetti si occuperà un commissario liquidatore”.
La vostra è una scelta definitiva? La Cisl esce definitivamente dal mondo della Formazione siciliana?
“Sì, senza dubbio. Abbiamo deciso che il sindacato non farà parte di nessuna compagine societaria alla guida dello Ial”.
Una scelta che risolve quella “ambiguità” nel ruolo dei sindacati: proprietari di enti e rappresentanti dei lavoratori.
“Chiariamo una cosa. E mi rivolgo all’assessore Centorrino. Noi, come ente, non abbiamo nessun imbarazzo. La presenza dei sindacati nella Formazione è sancita proprio dalla legge 24 del ’76. Ma con la nostra scelta di uscirne, sappiamo di rafforzare l’autonomia e l’indipendenza del sindacato”.
Mi sembra di capire che l’opinione nei confronti del governo non è più quella di qualche settimana fa.
“Guardi, al di là del governo, la Cisl, già nel 2008 aveva autonomamente deciso di bloccare le assunzioni, ha riequilibrato il rapporto tra amministrativi e docenti, ha ridotto le supplenze e le spese di gestione. Lo abbiamo fatto senza che nessuno ce lo chiedesse. Ma dal governo ci aspettavamo regole certe”.
E invece?
“E invece l’assessore Centorrino dovrebbe chiederci scusa. Non ha introdotto alcun elemento di legalità, di controllo. Nella sua attività non sono state create regole, ci sono stati solo chiacchiere e tagli. A questo punto speriamo che voglia intervenire in prima persona il presidente Lombardo”.
Cosa dovrebbe fare il governatore?
“Intanto dovrebbe riflettere. Se persino enti seri come il nostro sono in crisi, forse c’è qualcosa che non va. Ma Lombardo finora è andato avanti per spot, si è nascosto, senza mai entrare nel vivo della questione”.
Significherebbe in qualche modo delegittimare il suo assessore…
“Guardi, è la Cisl che ha proposto con idee concrete il riordino del sistema. L’assessore Centorrino non aveva una sola idea. O forse, le idee le aveva troppo chiare”.
Ci spieghi meglio.
“Le questioni sono due. Visto il punto al quale siamo arrivati, o l’assessore Centorrino è un incompetente, oppure dietro a tutto questo c’è un progetto”.
Che tipo di progetto?
“Magari quello di smantellare il sistema esistente, al fine di creare gli spazi per l’inserimento di soggetti nuovi. Di nuovi affaristi. E alla Cisl gli affari non interessano. Per questo abbiamo deciso di toglierci di mezzo”.
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31 Maggio 2011, 16:26