Clan Brunetto, l’ascesa di Graziano |”Designato da Ciccio Santapaola”

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13 Novembre 2017, 16:21

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GIARRE- Gli arresti di Salvatore Brunetto, prima per estorsione aggravata dal metodo mafioso e poi per associazione mafiosa nell’ambito delle operazioni Gotha e Kallipolis, e quello di Carmelo Pietro Olivieri, per associazione mafiosa nell’ambito delle inchieste Gotha,Santa Barbara e Kallipolis, lasciano vacante il ruolo di reggente del clan Brunetto, articolazione della Famiglia Santapaola – Ercolano nel comprensorio ionico. Ad indicare il successore in Orazio Di Grazia, detto Graziano, sarebbe stato Francesco Santapaola in persona, come emerge dall’inchiesta Chaos con cui la Procura di Catania ha inferto un nuovo durissimo colpo al clan Santapaola. “…E’ stato Vito Romeo a dirmi che Graziano era il responsabile di Giarre. Per come mi disse Vito Romeo era stato Ciccio Santapaola a designare Graziano quale responsabile di Giarre”, riferisce il collaboratore di giustizia e coindagato Salvatore Bonanno, come si legge nell’ordinanza del gip Giuliana Sammartino. Braccio destro di Di Grazia è Salvatore Leonardi. Entrambi prendono parte a numerosi summit a Catania per discutere questioni legate all’associazione, in particolare il recupero di alcuni crediti. Emerge però anche preoccupazione da parte dei sodali catanesi sulle capacità gestionali di Orazio Di Grazia. Timori di cui Luca Marino rende partecipe Rosario Lombardo.

“Vita si deve prendere un serio provvedimento a Giarre troppi soldi deve dare a tanti amici e che non vogliono averci da fare aspettano una nostra risposta”.
Un’opinione condivisa da altri affiliati. Così prosegue Marino: “Al più presto dove è seduto non è cosa sua. Ieri sono stato ad Acireale e condividono i nostri pensieri. Quello dei profumi al 90% l’ha recuperato”. A preoccupare è in particolar modo il recupero di un credito da un certo Vecchio. Il 6 dicembre del 2016 è Carmelo Cristian Fallica a chiederne notizia ad Orazio Di Grazia.

Fallica: “Frate qui mi chiedono poi ieri come e andata con Vecchio”
Di Grazia: “Prima del 15 fa di tutto per darmeli lo rimproverato”

E poi ancora il 15 dicembre.

Fallica: “Cmq quando ci vediamo per quel discorso di Vecchio perché già è tardi fra’ “
Di Grazia: “Lo so ieri lo cazziato e gli ho detto di farseli prestare e siamo rimasti x sabato”.

Una settimana dopo sarà lo stesso Antonio Tomaselli, reggente del clan Santapaola, a prendere in mano la questione e ad occuparsi in prima persona della faccenda.

Fallica: “Vita ci servono i soldi di Vecchio e i 1500 di quell’amico”
Di Grazia: “Vita quelli di Vecchio parla con Antonio che sa il discorso le 1500 dopo le feste te li do”.

Che Di Grazia fosse il referente per il comprensorio giarrese emerge chiaramente anche in occasione di un grosso furto di merce subito dal supermercato Bivona di Giarre. Ignoti avevano trafugato migliaia di bottiglie di liquori dal deposito della frazione di Macchia. Circa 2000 euro l’ammontare del colpo. Da Catania giunge l’ordine di recuperare la refurtiva. Luca Marino contatta Orazio Di Grazia affinché si mobiliti. “Vita hanno rubato a Macchia deposito di liquori di familiari nostri dobbiamo trovarli vita”. Poche ore dopo Di Grazia comunica di aver trovato la merce. Rosario Lombardo ne stabilisce la restituzione per una questione di “prestigio”. “Allora ok torniamoceli tutti al proprietario. Solo per il prestigio ok e un parente”. L’arresto di Orazio Di Grazia lascia adesso un vuoto di potere nel clan Brunetto.

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13 Novembre 2017, 16:21

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