Clan Pillera, arrestato Nuccio Ieni |Pericoloso inseguimento in centro

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02 Novembre 2015, 11:17

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Nuccio Ieni

CATANIA – Nuccio Ieni finisce in manette: l’accusa è di resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni. Il presunto esponente del clan Pillera Puntina è stato arrestato dopo un rocambolesco inseguimento nel corso del quale è rimasto ferito anche un poliziotto. I poliziotti della Squadra Mobile lo cercavano da un mese, in quanto dovevano notificare al 58enne un provvedimento di sorveglianza speciale emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione in concomitanza dell’ordinanza di sequestro e confisca di alcuni beni riconducibili al boss, tra i quali la nota discoteca Empire di Catania.

Giacomo Maurizio Ieni, 58 anni, detto  “Nucciu ‘u mattuffu” è stato arrestato sabato pomeriggio (ma la notizia è stata diffusa oggi) insieme a Giacomo Mario Davide Bonfiglio, 32 anni. I due sono accusati di resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni.

Ma andiamo per ordine. Sabato pomeriggio, alcuni agenti della Mobile mentre transitavano da via Umberto hanno notato una Nissan Qashqai sulla quale viaggiava, seduto lato passeggero, proprio Giacomo Maurizio Ieni, che – come detto – era destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale ancora da notificare. I poliziotti dopo essersi qualificati hanno intimato ai passeggeri della Nissan di fermarsi: a quel punto è scattato l’inseguimento. Ieni e Bonfiglio sono stati raggiunti in piazza Verga dove hanno urtato (facendo marcia indietro) l’auto della polizia, che aveva sirene e lampeggianti accesi. Ieni è sceso dall’auto e ha tentato la fuga lungo Corso Italia ma è stato bloccato. Il 58enne è stato acciuffato e accompagnato, insieme a Bonfiglio, negli uffici della Squadra Mobile. Dopo le formalità di rito i due sono stati rinchiusi, a disposizione dell’autorità giudiziaria, nel carcere di piazza Lanza.

Uno dei poliziotti che era bordo dell’auto speronata è rimasto ferito: accompagnato al Garibaldi i sanitari gli hanno riscontrato una frattura alla mano. L’agente infatti per “parare” l’urto si è coperto con il braccio.

Giacomo Bonfiglio

Il provvedimento di sequestro nei confronti del presunto boss del clan Pillera Puntina risale al primo ottobre scorso: la Divisione Anticrimine della Questura aveva posto i sigilli a due imprese individuali, a diversi rapporti bancari intestati all’interessato, e alla discoteca “Empire”, per un valore complessivo di 4 milioni di euro. Quell’operazione aveva sollevato anche un caso politico: qualche giorno prima infatti era stata inaugurata la strada degli artisti con il sindaco Enzo Bianco e il proprietario del noto locale, Mimmo Bellia, ritenuto dagli inquirenti “prestanome” di Nuccio Ieni. Un momento immortalato da una foto che ha suscitato diverse polemiche.

Nuccio Ieni, inoltre, sta affrontando il processo in appello per associazione mafiosa scaturito dall’inchiesta Atlantide. In primo grado era stato assolto, ma il pm Giovannella Scaminaci aveva presentato istanza di appello. Una memoria di oltre 200 pagine quella redatta dal sostituto procuratore dove contestava i vari punti della sentenza di primo grado.

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02 Novembre 2015, 11:17

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