07 Agosto 2023, 10:30
1 min di lettura
GIARRE (CATANIA) – Per acquistare due spinelli, un giovane cliente ha scelto decisamente il momento peggiore. È entrato in casa dello spacciatore mentre c’erano i carabinieri. Alla fine ha dovuto ammettere di essere lì per quello. E a quel punto la posizione del venditore si è aggravata.
È stato arrestato, e dopo la convalida il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla pg, un trentunenne di Giarre, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Non ha precedenti. L’arresto è arrivato nell’ambito di un servizio antidroga svolto dai militari del nucleo operativo della compagnia di Giarre.
I carabinieri avevano saputo che quella casa di via Don Minzoni si era trasformata in una base per lo spaccio di marijuana. Hanno svolto un servizio di appostamento e lo hanno constatato direttamente. Poi hanno fatto scattare la perquisizione.
Hanno circondato lo stabile e sono entrati, proprio mentre il padrone di casa stava entrando. Lui ha prima cercato di non farli entrare, dicendo di non avere le chiavi. Ma in casa c’era un’altra persona, che ha aperto.
La “sfortuna”, per così dire, per il trentunenne era solo all’inizio, perché dopo un po’ è arrivato il cliente. Era un ragazzo di 23 anni che solo dopo si è reso conto della presenza dei carabinieri. Ma era troppo tardi: a quel punto ha confessato di essere andato lì per comprare due spinelli.
Poi dentro casa sono state trovate due dosi, su un lavandino, e 78 grammi in camera da letto. Nelle altre stanze bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. In un vaso davanti al pianerottolo, poi c’erano altri 238 grammi di marijuana, 30 di hashish e 8 di cocaina. Poi un piccolo “libro mastro” dei debitori, con nomi e cifre.
Pubblicato il
07 Agosto 2023, 10:30