Closing Palermo in bilico | Il popolo rosa in ansia

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16 Maggio 2017, 07:00

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PALERMO – Un intoppo di natura bancaria rischia di far slittare ulteriormente o addirittura sfumare l’atteso closing che dovrebbe portare Paul Baccaglini all’acquisto dell’intero pacchetto azionario del Palermo. La notizia arriva da riservatissime fonti bancarie italiane che si definiscono “molto scettiche sul buon esito dell’operazione che dovrebbe sancire la fine dell’era Zamparini a Palermo”. L’ostacolo sopraggiunto nelle ultime ore starebbe nelle garanzie che il neo presidente italoamericano avrebbe messo sul tavolo e che in questi giorni sono all’esame di alcune banche inglesi per la valutazione della fattibilità e della sostenibilità dell’affare. Al momento si tratta solo di una indiscrezione che, se trovasse conferma, rappresenterebbe una tegola per i tifosi palermitani che dal 30 aprile attendono con ansia l’annuncio ufficiale che relegherebbe agli archivi e alla storia i quindici anni di proprietà Zamparini.

Il ritardo del closing, fin qui giunto a due settimane rispetto alla data originaria, non fa dormire sonni tranquilli al popolo rosanero ansioso di mettersi alle spalle l’era dell’imprenditore friulano terminata con la matematica retrocessione in serie B con tre giornate di anticipo e di assistere alla ricostruzione di un club che punta all’immediato ritorno nel massimo campionato. Da Londra, però, arrivano spifferi al fiele per chi sogna di voltare pagina: indiscrezioni che non aiutano ad alimentare speranze positive sul silenzio di Baccaglini, rotto solo qualche giorno fa da un comunicato ufficiale del club in cui viene chiesta alla piazza un’ulteriore apertura di credito in termini di pazienza. E a poco serve l’ottimismo ostentato dall’ex inviato de “Le Iene” che relega a semplici “problemi burocratici e tempi tecnici bancari” i motivi che hanno portato sin qui a ritardare il sospirato avvicendamento al timone.

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Ma a fare quadrato attorno all’operazione interviene Maurizio Zamparini, che a LiveSiciliaSport spiega come il passaggio di consegne sia oramai alle battute finali: “Il closing verrà fatto a brevissimo, non ho la possibilità di aggiungere altro per via di un contratto di riservatezza che mi vincola al più stretto riserbo sulla conclusione dell’affare. Quando si giungerà all’ufficializzazione dell’accordo avrò modo di dire la mia, di chiarire alcuni aspetti e di spiegare tutto nei dettagli”. Intanto la pazienza dei tifosi vacilla. Domenica, nel corso della gara vinta “inutilmente” dai rosanero contro il Genoa dalla curva Nord del Barbera si è alzato a più riprese il coro “Baccaglini, vogliamo chiarezza”: un messaggio allo stesso tempo forte e inequivocabile, rimbombato in maniera chiara all’interno dell’impianto lasciato semideserto dal popolo rosanero, alla spasmodica ricerca di certezze in vista di una stagione tra i cadetti ancora da programmare.

Nel frattempo, per provare a sbloccare la fase di stallo che in questo momento contraddistingue la trattativa, non è da escludere che nei prossimi giorni la partita possa spostarsi dall’Inghilterra all’Italia, con l’arrivo di alcune figure incaricate dal gruppo sin qui rappresentato da Baccaglini per trattare direttamente con Zamparini. Uno dei nodi da sciogliere riguarda il prezzo da concordare per la cessione del club: un gioco al rialzo e al ribasso da entrambe le parti su cui sta influendo la retrocessione tra i cadetti certificata dalla matematica poco più di una settimana fa. Si tratta certamente di un momento delicato lungo il percorso che dovrebbe concludersi con la cessione del 100% del pacchetto azionario del Palermo alla YW&F Global Limited, la società chiamata a rilevare il club da Zamparini, da poco più di due mesi non più presidente ma comunque ancora proprietario (e plenipotenziario) della società rosanero. Dopo le dimissioni del patron uscente lo scorso 27 febbraio, l’insediamento di Baccaglini una settimana più tardi e il comunicato del 19 aprile, a mancare adesso è l’ultimo passaggio, formale e sostanziale, per porre fine a un tormentone che alimenta dubbi e speranze, dividendo l’opinione pubblica. Closing sì o closing no? Le prossime ore potrebbero essere decisive per sgombrare il campo dalle incertezze, in un senso o nell’altro, sul futuro societario del Palermo.

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16 Maggio 2017, 07:00

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