24 Febbraio 2023, 16:27
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PALERMO – Due giornate di sciopero per le lavoratrici e i lavoratori degli appalti di pulizia presso gli uffici del Cnr e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia “A. Mirri”. I dipendenti coinvolti nell’appalto delle ditte Snam Lazio Sud per il Cnr e Linda dell’Istituto Zooprofilattico hanno incrociato le braccia oggi per tutta la giornata e torneremo a farlo lunedì per l’intero turno di lavoro.
È la seconda serrata dopo gli scioperi svolti esattamente un mese fa sia al Cnr di via Ugo La Malfa che allo Zooprofilattico, per manifestare il loro dissenso contro i contratti di 2 ore al giorno, ben al di sotto dell’inquadramento previsto delle 14 ore settimanali. Una situazione insostenibile, riscontrata in diversi appalti del pulimento della città. Per vederci chiaro, la Filcams Cgil Palermo ha avviato in città la campagna “Sotto la soglia il lavoratore campa, sotto la soglia il lavoratore crepa”, con l’intento di verificare le condizioni di lavoro sugli appalti.
“I lavoratori sono in stato di agitazione dallo scorso 27 giugno. Le vertenze hanno incassato l’esito negativo della convocazione in Ispettorato del lavoro in autunno per l’appalto del Cnr e l’esito negativo del tentativo di conciliazione in sede prefettizia per lo Zooprofilattico – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario Filcams Manlio Mandalari – Sono falliti anche i tentativi perseguiti in sede sindacale di individuare percorsi e soluzioni condivise sul mancato rispetto della soglia oraria minima contrattualmente prevista. È evidente che le ore contrattualizzate per garantire i servizi di pulizia richiesti dagli enti appaltanti siano insufficienti”.
Lo scorso 20 gennaio al Cnr e il 23 all’Istituto Zooprofilattico si sono già svolte le prime due giornate di sciopero dell’anno. Sull’appalto di via Ugo La Malfa, il Cnr, ente appaltante, si è esposto chiedendo all’azienda l’aumento delle ore dei contratti, ma la Snam Lazio Sud ha risposto negativamente; all’Istituto Zooprofilattico invece non si è ancora fatto nessun passo avanti.
“Nell’irremovibilità di entrambe le aziende a volere trovare un accordo per ricomporre la vertenza – aggiungono Aiello e Mandalari – se non a seguito di un ulteriore apporto economico dell’ente appaltante per un ulteriore incremento dei servizi, persistendo le criticità abbiamo indetto lo sciopero a tutela di tutte le maestranze coinvolte e a garanzia dei rispettivi livelli reddituali”.
“Chiediamo agli enti appaltanti di vigilare e di verificare la resa del servizio, che a tutti gli effetti è un servizio pubblico – aggiungono Aiello e Mandalari – Quello che noi presumiamo è che i servizi di pulizia fino ad oggi garantiti nella realtà potrebbero non essere resi esattamente come previsto dal capitolato. E questo perché le ore contrattuali assegnate ai lavoratori risulterebbero essere insufficienti a garantire la totalità dei servizi previsti e effettivamente richiesti. La parola adesso agli enti appaltanti”.
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24 Febbraio 2023, 16:27