Cocaina e crack, l’asse Enna-Catania: 7 arresti della polizia NOMI

Cocaina e crack, l’asse Enna-Catania: gli arresti della polizia NOMI

Dal capoluogo etneo sarebbero partite le forniture di droga

ENNA – Due catanesi, Vincenzo Massimiliano Guardo e Antonino Celso, sono tra i 7 arrestati della squadra mobile di Enna e del commissariato di Leonforte. I due sono coinvolti nell’inchiesta che ha azzerato il cartello dell’anziano Rosario Cuccia di Agira. Un gruppo che trafficava cocaina, crack e marijuana.

Gli altri arrestati sono infatti 4 agirini – l’oggi 71enne Cuccia, il 21enne Sebastiano Miano, Filippo Gazzo di 36 anni e Filippo Scardilli di 33 – e un agrigentino, Domenico La Greca di San Giovanni Gemini, 36 anni. I quattro di Agira sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, da agosto 2023 a febbraio 2024.

I catanesi e la cellula di Agira

I catanesi Celso e Guardo, così come l’agrigentino, sono ritenuti i fornitori di cocaina del cartello. Celso avrebbe ceduto cocaina dal settembre al dicembre del 2023. La Greca da novembre a dicembre. Guardo avrebbe ceduto anche marijuana nello stesso periodo. Quest’ultimo è stato arrestato solo ieri sera, perché inizialmente non era stato individuato.

A capo dell’organizzazione di trafficanti di Agira ci sarebbe stato proprio l’anziano Cuccia, un pluripregiudicato coinvolto in traffici di droga già una ventina di anni fa nell’ambito dell’operazione Strike, condotta dai carabinieri. In quel caso fu condannato per traffico internazionale di stupefacenti.

Rosario Cuccia era già stato arrestato per traffico di droga anche nel gennaio dell’anno scorso.

Tutti gli uomini di Cuccia

Miano avrebbe avuto il ruolo di organizzatore dei traffici al dettaglio. Sarebbe stato incaricato di coordinare l’attività dei singoli spacciatori, di raccogliere i proventi e, in alcuni casi, di acquistare presso i fornitori e trasportare la droga.

Scardilli e Gazzo sono ritenuti singoli partecipanti all’organizzazione criminali. Avevano il compito di vendere la droga e riscuotere direttamente dai tossicodipendenti.

L’inchiesta

L’inchiesta ha evidenziato centinaia di incontri ed episodi di presunte cessioni di stupefacente. Inoltre, nel corso delle perquisizioni operate a carico di alcuni degli indagati, sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di droghe, armi e denaro.

Sarebbero state sequestrate inoltre armi clandestine con le relative munizioni. Al blitz hanno partecipato oltre 50 operatori della polizia, della Questura di Enna e delle Squadre mobili di Catania e Agrigento, unità cinofile dell’Upgsp e personale del Reparto prevenzione crimine di Catania.


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