Cronaca

Cocaina e marijuana, il traffico di droga ad Adrano del clan Scalisi

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04 Gennaio 2025, 05:01

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CATANIA – Il traffico di droga ad Adrano era una delle attività principali del clan Scalisi, accanto alle estorsioni. È quanto emerge dalle carte dell’operazione Primus, che venerdì 20 dicembre ha portato all’arresto di 21 persone per associazione mafiosa.

Le operazioni di acquisto, stoccaggio e vendita di cocaina e marijuana erano realizzate dalla stessa organizzazione mafiosa, come precisa in gip nell’ordinanza di custodia cautelare.

Il clan Scalisi, secondo il giudice, aveva come parte del suo progetto criminale proprio il traffico di droga, in cui i suoi affiliati si esponevano in prima persona. Non erano state create, in altre parole, strutture alternative separate dal clan che si occupassero solo dello spaccio.

La rete di spaccio

Secondo la ricostruzione degli investigatori, alla testa del traffico di droga del clan Scalisi ad Adrano c’erano Alfio Di Primo e Antonino Garofalo, entrambi con il ruolo strategico di badare alle forniture e ricevere i proventi.

La piazza di spaccio era gestita poi da Dario Sangrigoli, Giuseppe Santangelo, Emanuele Centamore, Emanuel Bua, Salvatore Scafidi e Alfio Scalisi, tutti coinvolti nel curare i contatti con i pusher e con i compratori di droga.

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La vendita al dettaglio era curata da una rete di pusher. La droga era fornita soprattutto da Giuseppe Torre, che secondo quanto scriveil gip nell’ordinanza di custodia cautelare sarebbe affiliato al clan Laudani di Catania.

La droga ad Adrano

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la piazza di spaccio del clan Scalisi funzionava a ciclo continuo e fino a notte tarda. Per evitare di attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, la droga circolava ad Adrano non con il classico sistema dei pusher per strada e delle vedette, ma con appuntamenti telefonici fissati grazie a un numero dedicato.

Clienti e fornitori si incontravano poi in diverse zone di Adrano, come piazza Armando Diaz, largo Martiri di Cefalonia e un supermercato in via Pastore.

Un’intercettazione offre il quadro di come si svolgesse il traffico: Garofalo e Sangrigoli parlano di prezzi della cocaina, e Sangrigoli dice di comprarla a 45 euro al grammo. “Me ne prendo 250 a 250, a posto di prenderne mezzo tutto in un colpo” dice Sangrigoli: per non rischiare di perdere troppa droga in caso di sequestro ne prende un quarto di chilo per volta.

Garofalo domanda: “Dove la prendi?”. Sangrigoli: “A Catania, dalla parte…. con i Mussi (Laudani ndr). Emanuele (Bua) dice dei Mussi, ma è un ragazzino, ha 25 anni”. Garofalo chiede ancora: “E dove se la fa?”. Sangrigoli: “Mi pare che è di Picanello”.

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04 Gennaio 2025, 05:01

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