31 Ottobre 2014, 08:30
2 min di lettura
PALERMO – Chievo battuto, ora si volta pagina. Il Palermo, complice il turno infrasettimanale, non ha nemmeno il tempo per godersi la vittoria ottenuta contro la squadra di Maran al “Renzo Barbera”. C’è un Milan da tenere d’occhio, terzo in classifica nonostante un periodo non del tutto felice, che a San Siro non aprirà certo le porte alla squadra di Iachini. Un Palermo che deve per forza di cose cambiare rispetto a quello che ha battuto il Chievo in casa. Non fosse per un tridente appena rispolverato (e difficilmente riproponibile a Milano), ci si mette anche l’assenza forzata di Luca Rigoni per squalifica a lanciare il toto-centrocampista.
Bolzoni è praticamente certo di una maglia da titolare, sia che il Palermo azzardi col modulo a tre punte che in caso di abbottonamento. Se le pochissime possibilità di vedere realizzata la prima opzione dovessero avere la meglio, la sostituzione sarebbe automatica: stessa formazione vista al Barbera con Bolzoni al posto di Rigoni; in attacco il meglio a disposizione di Iachini con ancora una volta Vazquez, Dybala e Belotti titolari. Se il tecnico ha ammesso di aver fatto pretattica nell’ammettere di non averli voluti riproporre col Chievo, è anche vero che in trasferta a Milano potrebbe esserci la “tentazione” di chiudersi come allo Juventus Stadium.
In quel caso, le maglie per un posto a centrocampo diventano due: Barreto titolare indiscusso più due nuovi elementi rispetto al match col Chievo. La presenza di Bolzoni possiamo già darla per certa, a quel punto servirebbe il terzo da mettere in mediana, possibilmente l’uomo che dovrà dettare i tempi di gioco. A rigor di logica (e di gerarchie), quel posto è di Enzo Maresca, in attesa di una chiamata per la prima da titolare dopo aver giocato degli scampoli di gara contro la Juventus, alla prima apparizione dopo l’operazione per appendicite.
L’alternativa più suggestiva, per la quale starebbe spingendo anche il presidente Zamparini, risponde al nome di Ivajlo Čočev. Il giovane bulgaro ha giocato da mezzala contro il Cesena senza demeritare, ma ha dichiarato di preferire la posizione di centrocampista centrale davanti alla difesa. L’assenza di Rigoni potrebbe essere l’occasione giusta per dire la sua in quel ruolo, anche se l’avversario non è certo uno di quelli con cui fare esperimenti. Intanto, Iachini raccoglie la candidatura e ci pensa su. Le motivazione dell’ex Cska Sofia potrebbero avere la meglio.
Pubblicato il
31 Ottobre 2014, 08:30