Collaborazione Canada-Italia| Vertice Orlando-Fox

08 Febbraio 2013, 13:26

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PALERMO – Continua l’opera di internazionalizzazione di Palermo ad opera della giunta Orlando. In questi giorni, infatti, il sindaco ha ricevuto a villa Niscemi le delegazioni di alcuni Paesi stranieri con cui il capoluogo è pronto a stringere accordi commerciali e culturali.

Prima è stata la volta degli “arabi”, ovvero di un gruppo di investitori di Dubai dei settori della meccanica e della meccatronica, accompagnati dal Vicario della Camera di Commercio Italo-Araba, l’Avvocato Annaloro e venuti in Sicilia nell’ambito di una missione organizzata da Consorzio Arca, Assessorato regionale alle Attività Produttive e Po Fesr. Un incontro a cui ha preso parte anche l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco: “Abbiamo ricevuto questa delegazione di imprenditori – dice a Livesicilia l’assessore – per discutere di alcune iniziative che coinvolgeranno anche le imprese palermitane. E’ stata la seconda visita, dopo quella di settembre, e non ha fatto altro che rafforzare i rapporti con questi Paesi, con cui stiamo discutendo anche di alcuni investimenti nel campo della cantieristica navale. Inoltre, alcuni progetti del consorzio Arca legati alla desalinizzazione e al fotovoltaico verranno testati nel deserto grazie ad alcuni accordi stipulati anche con il contributo di Confindustria”.

Ma non c’è solo l’Arabia nell’agenda di Orlando. A villa Niscemi è arrivato infatti anche l’ambasciatore del Canada in Italia, James Arthur Fox (nella foto), accompagnato dal ministro consigliere per gli Affari politici canadese, Ralph Jansen, e il Console generale del Regno del Marocco Amed Sabri, entrambi venuti in Sicilia in visita ufficiale. I due incontri sono serviti a confermare l’attenzione che sia il Canada che il Marocco hanno per la realtà palermitana e l’interesse di Palermo per l’internazionalizzazione delle città e i rapporti con questi Paesi. “Non ci sono solo gli arabi – ha detto il sindaco Orlando – anche con i canadesi stiamo trattando alcuni accordi commerciali e di scambio che faranno il bene della città”.