07 Dicembre 2020, 06:02
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PALERMO – La calcarenite puntella il sottosuolo di via Emerico Amari e non risparmia i lavori al collettore fognario, così via Roma resterà transennata oltre la data prevista. Ormai i cittadini sanno bene che è impossibile percorrere interamente la strada, bloccata dal cantiere prima dell’incrocio con via Amari. La ditta Amec srl avrebbe dovuto restituire l’area il 18 dicembre ma così non è stato: come per i lavori all’Anello ferroviario a distanza di pochi metri, a causare i ritardi è stato il rinvenimento di blocchi rocciosi particolarmente ostici da frammentare.
Un ritrovamento che avrebbe sorpreso tutti gli addetti ai lavori: l’assessorato alla Rigenerazione urbana del Comune di Palermo spiega che la distribuzione della calcarenite non sarebbe uniforme, motivo per cui le analisi geologiche preliminari non ne avrebbero segnalato la presenza. L’azienda subentrata alla Sikelia, che a sua volta sostituiva la Tecnis, si è imbattuta negli ostacoli soltanto a lavori ormai in corso e ha dovuto rallentare il ritmo delle operazioni in superficie.
I tecnici guidati dall’assessore Maria Prestigiacomo dicono che “la fine del cantiere è fissata per la fine di gennaio, salvo ulteriori imprevisti”. Quando via Roma verrà riaperta al traffico i lavori della Amec proseguiranno sottoterra, mentre altri cantieri in superficie interesseranno punti della città diversi: via Amedeo D’Aosta, per lavori legati a un attraversamento del tram, e via Lincoln.
“Per accorciare i tempi si può pensare a una diversa organizzazione del lavoro – suggerisce Francesco Danese, segretario della Filca Cisl Palermo-Trapani – magari organizzando il lavoro su turni avvicendati seguendo un ciclo continuo. Ovviamente questa operazione sarebbe possibile solo assumendo lavoratori e in tempi brevi – sottolinea – perché attualmente l’organico non risulta così numeroso da permettere l’alternanza”.
Il cantiere del collettore fognario è l’ennesimo nel capoluogo che ha preso una piega inaspettata. La chiusura dei vari tratti di via Roma è iniziata ad aprile 2018 e non è mai giunta alla fine: prima il crac Tecnis (che operava anche sull’Anello ferroviario), poi il susseguirsi di varie beghe tecniche e burocratiche, hanno comportato continui rinvii dello sgombero dell’arteria palermitana. A luglio l’ufficio Traffico del Comune aveva concesso all’impresa una proroga dei lavori fino al 18 dicembre, facendo andare su tutte le furie i commercianti già schiacciati dal Covid e stanchi di sentirsi intrappolati fra collettore e Anello ferroviario. Dopo le ultime novità sui cantieri del centro non riceveranno neanche il ‘regalo di Natale’, con nuovi disagi all’orizzonte in vista delle feste.
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07 Dicembre 2020, 06:02