24 Gennaio 2017, 18:47
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PALERMO – Quello che salta all’occhio, scorrendo la graduatoria dell’Avviso 8, è la scomparsa dei colossi. Degli enti storici. Dei soggetti che per anni hanno “dato le carte” nel mondo della Formazione siciliana. L’ultima estromissione dal mondo dei corsi, è arrivata in extremis. Tramite una nota diramata ieri dal dirigente generale Gianni Silvia di ieri. Con questa nota, l’assessorato alla Formazione e Istruzione ha rigettato la richiesta di accreditamento avanzata dall’Aram. Un “no” che arriva poche ore prima della condanna a 11 anni del vecchio “padrone” dell’ente, Francantonio Genovese. E il motivo è legato proprio al rapporto col vecchio management: “Non è stata dimostrata in concreto – si legge nella nota – la completa ed effettiva dissociazione dalla contestata condotta”. L’ente, dopo l’addio di Genovese, insomma, non avrebbe dimostrato la volontà di “rompere” col passato, ad esempio costituendosi parte civile nei confronti degli ex amministratori. E così, addio accreditamento e addio anche al contributo che l’Aram, alla fine delle valutazioni, aveva ottenuto per il rotto della cuffia: 199esimo posto e ultimo finanziamento disponibile da 1,3 milioni di euro. Che sfuma, quindi.
Così come è sfumata la presenza di un altro gigante: l’Anfe è nel caos. E a dire il vero, il mega-ente guidato fino a pochi giorni fa da Paolo Genco, era già stato estromesso dalla graduatoria provvisoria. Da lì, la presentazione di osservazioni finalizzate al rientro. Ma le novità giudiziarie, col provvedimento cautelare nei confronti dell’ex presidente hanno di fatto chiuso ogni possibilità. Anzi, per l’Anfe è già partito l’iter di revoca dell’accreditamento.
Colossi che cadono, quindi. Seguendo la strada di altri. Come in passato gli enti graditi all’ex Pd Nino Papania, o al Cefop fallito, o a tanti altri ai quali è venuta a mancare, per un motivo o per un altro, la “patente” per partecipare ai contributi. È il caso di un altri giganti come lo Ial, dichiarato fallito dopo i fasti dei primi del nuovo secolo e ancora l’Enfap, l’Ecap e per ultimo l’Iraps Onlus.
Cosa resta, allora? Restano enti che sono comunque riconducibili o certamente graditi al mondo politico. Politica che ha già alzato la voce: “Nel Trapanese la Formazione è stata cancellata” ha protestato ad esempio il deputato regionale di Ncd Giovanni Lo Sciuto. Tra i soggetti che hanno ricevuto corposi finanziamenti, ecco Euroform ed e-Laborando, dove a ricoprire un ruolo centrale nell’organizzazione dei corsi era Sergio Pillitteri, militante del Pd vicino all’assessore alla Formazione Bruno Marziano.
È un collaboratore del sottosegretario Davide Faraone, Eugenio Ceglia, invece, il titolare dell’ente Euro. L’ente di fatto vede confermato il vecchio stanziamento dell’Avviso 20. Un contributo inizialmente dimezzato nella graduatoria provvisoria e poi ristabilito nella vecchia entità, circa tre milioni. L’ente Ted, invece, è considerato nell’orbita dell’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici e del deputato Franco Ribaudo.
Uno dei nuovi protagonisti della Formazione siciliana è l’ente Anspi Jasna Gora. La sede è nel piccolo centro di Caprileone, in provincia di Messina. L’associazione è di ispirazione cattolica e appartiene, appunto, al circolo delle Anspi. Non a caso il presidente è un sacerdote: don Carmelo Gaetano Vicario. Nel consiglio di amministrazione siede come vicepresidente Lidia Armeli. Chi è Lidia Armeli? È la moglie di Giuseppe Musarra per tanti anni sindaco della cittadina e candidato sconfitto alle ultime elezioni, vinte dall’attuale deputato regionale Bernadette Grasso. Sia Musarra che la moglie rappresentano nel territorio il Pd. Ma quale Pd? In particolare quello che fa capo all’ex deputato regionale e attuale commissario delll’Esa Francesco Calanna. Un uomo vicinissimo al senatore-braccio destro di Crocetta, cioè Giuseppe Lumia.
Per restare in ambito Pd, poi, storica è la vicinanza della Cgil catanese con due enti: Reti scarl e St&T. Enti che adesso sono confluiti in un grosso consorzio al quale andranno quasi quattro milioni di euro: Strec. Ma l’ente si sarebbe allontanato dal sindacato di sinistra. Nell’orbita del Pd anche l’ente Fernando Santi e l’Anapia che in passato poteva vantare come sponsor l’ex deputato dem Gaspare Vitrano e ancora nell’universo Pd tramite Nino Amato, uomo assai vicino alla deputata regionale Mariella Maggio.
Ci sono poi gli enti riconducibili all’universo dei “moderati”. È il caso del Cesifop, guidato dalla famiglia di Antonella Russo, che è stata anche dirigente dell’Udc di Gianpiero D’Alia. Ad Agrigento, ad esempio, due enti di Aragona che in passato si erano occupati soprattutto di servizi sociali, sono ricondotti all’orbita politica dell’assessore alle Attività produttive (ed ex assessore alla Formazione) Mariella Lo Bello e alla sua segretaria particolare, ex deputata vicina a Cuffaro Maria Grazia Brandara: si tratta degli enti il Pozzo di Giacobbe e Next Project. Ma sia l’assessore che il commissario dell’Irsap, pur confermando l’amicizia personale con alcuni degli amministratori degli enti, smentiscono qualsiasi “influenza”.
Circa sette milioni di euro, andranno alla cooperativa Logos, presieduta da Rosario Alescio. Un ente riconducibile alla Confindustria di Ragusa dove Alescio è stato in passato vicepresidente e oggi è consigliere nominato dal presidente. A fare il pieno, però, è il Cerf. Un mega-ente che ha rilevato il fallito Cefop per poche migliaia di euro. Una cessione al centro di un contenzioso molto complesso con la Regione che alla fine ha riconosciuto al Cerf – sulla scia delle sentenze favorevoli all’ente – un contributo da 16 milioni di euro. Una cifra leggermente inferiore quella che arriverà con l’Avviso 8. L’ente al momento è guidato da Cesare Piacentino, a capo di un consiglio di amministrazione composto da Giuseppe Genco, Stefano Grilli, Maria Concetta Rizzo, Antonio D’Alberti e Stefano Canzoneri. Quest’ultimo è una vecchia conoscenza sia del mondo della Formazione che della politica. È stato, infatti, direttore generale del Cefop e componente della segreteria particolare del deputato agrigentino Michele Cimino, allora in Grande Sud e oggi in Sicilia Futura, il movimento politico fondato da Totò Cardinale e parte della maggioranza che sostiene Rosario Crocetta. Anche se in tanti parlano oggi di un avvicinamento di Canzoneri all’area rappresentata da Antonello Cracolici.
Dal Cerf è andata via recentemenTe l’Anfe. Oggi l’ente è controllato dall’Istituto di scienze amministrative e sociali (Isas) che fu di don Giuseppe Noto, dalla società romana Mediatica srl considerata vicina all’area del Pd che fa capo a Pierluigi Bersani e in minor parte dalle cooperative Speha fresia e E-factory. Come detto, l’Anfe non fa più parte della cordata. Il colosso di Genco è fuori dalla graduatoria, aggiungendosi alla lunga fila dei colossi della Formazione “caduti” in questi anni.
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